Balzac e la piccola sarta cinese – Dai Sijie

Incipit Balzac e la piccola sarta cinese

Il capo del villaggio, un uomo sui cinquant’anni, era seduto a gambe incrociate al centro della stanza, accanto a un focolare scavato nel terreno in cui bruciava del carbone, e stava esaminando attentamente il mio violino: l’unico oggetto, nel bagaglio dei due «ragazzi di città», quali eravamo considerati Luo e io, da cui sembrava emanare un che di estraneo, un odore di civiltà, che insospettiva la gente del posto.
Un contadino accostò all’oggetto una lampada a petrolio, allo scopo di facilitarne l’identificazione. Il capo sollevò il violino in verticale e ispezionò il buco nero della cassa, come un doganiere meticoloso alla ricerca della droga. Notai tre gocce di sangue nel suo occhio sinistro, una grande e due piccole, tutte dello stesso color rosso vivo.
Tenendo il violino all’altezza del viso, lo scosse violentemente, quasi si aspettasse che dal fondo oscuro della cassa armonica cadesse qualcosa. Avevo l’impressione che da un momento all’altro le corde si sarebbero spezzate e il manico sarebbe volato in mille pezzi.

Incipit tratto da:
Titolo: Balzac e la piccola sarta cinese
Autore: Dai Sijie
Traduzione: Ena Marchi
Titolo originale: Balzac e la Petite Tailleuse Chinoise
Casa editrice: Adelphi

Libri di Dai Sijie

Copertine di Balzac e la Piccola Sarta cinese di Dai Sijie

Incipit Balzac et la Petite Tailleuse Chinoise

Le chef du village, un homme de cinquante ans, était assis en tailleur au milieu de la pièce, près du charbon qui brûlait dans un foyer creusé à même la terre ; il inspectait mon violon. Dans les bagages des deux ” garçons de la ville ” que Luo et moi représentions à leurs yeux, c’était le seul objet duquel semblait émaner une saveur étrangère, une odeur de civilisation, propre à éveiller les soupçons des villageois.
Un paysan approcha avec une lampe à pétrole, pour faciliter l’identification de l’objet. Le chef souleva le violon à la verticale et examina le trou noir de la caisse, comme une douanier minutieux cherchant de la drogue. Je remarquai trois gouttes de sang dans son oeil gauche, une grande et deux petites, toutes de la même couleur rouge vif.
Levant le violon à hauteur de ses yeux, il le secoua avec frénésie, comme s’il attendait que quelque chose tombât du fond noir de la caisse sonore. J’avais l’impression que les cordes allaient casser sur le coup, et les frettes s’envoler en morceaux.

Incipit tratto da:
Titre: Balzac et la Petite Tailleuse Chinoise
Auteur: Dai Sijie
Editeur: Gallimard
Langue: Français

Quarta di copertina / Trama

Come la lettura, grazie alla segreta malia di una misteriosa, preziosissima valigia di libri occidentali proibiti, riesca a sottrarre due ragazzi, colpevoli soltanto di essere figli di «sporchi borghesi», a svariate torture e permetta anche a uno di loro di conquistare la «Piccola Sarta cinese».

«Balzac e la Piccola Sarta cinese … è una tragedia raccontata con un soffio. Un soffio che anima il romanzo, come potrebbe tenere sospesa una piuma. È il trionfo della leggerezza, come l’intendeva Calvino. Non ricordo, come lettore, un libro recente in cui la sottrazione di peso alla struttura del racconto e del linguaggio sia stata realizzata con tanta spontaneità»
BERNANDO VALLI
(Ed. Adelphi; Gli Adelphi)

Bibliografia e cronologia opere di Dai Sijie

Da questo romanzo il film Balzac e la piccola sarta cinese (Balzac et la petite tailleuse chinoise) per la regia di Dai Sijie (2002)