Buio d’amore – Marco Vichi

Incipit Buio d'amore – Marco Vichi

Incipit Buio d’amore

Camminavamo sul Lungarno acciaiuoli diretto a casa mia, in via de’ Malcontenti. Dovevano essere le undici di sera, una brutta sera. Lei era già andata a letto: «sono stanca», si era preoccupata di dirmi, e mi aveva lasciato sul portone.
«Perché fa la difficile?» dicevo all’alto dei cieli. Mi mordevo le labbra bestemmiando a voce alta. I poche passavano mi lanciavano un’occhiata indifferente.
«Le donne sono fatte così»
continuavo a borbottare, «si credono il centro del mondo e se ne approfittano. Ma pure io sono un imbecille… se fossi immortale non m’innamorerei così spesso.»

Incipit tratto da:
Titolo: Buio d’amore
Autore: Marco Vichi
Casa editrice: Guanda
Qui è possibile leggere le prime pagine di Buio d’amore

Buio d'amore - Marco Vichi

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Quarta di copertina / Trama

Ha tanti aspetti l’amore in questa raccolta di racconti dal titolo esplicativo che richiama il buio, il buio come mistero insondabile, come vuoto di certezze dove la ragione si smarrisce e rimane solo la forza inesplicabile della passione. L’amore è ricerca e perdita, tormento ed estasi, gelosia e confusione, ma soprattutto paura. Paura di non farcela, di non essere amati, di essere lasciati, di non capire e non essere capiti, di non saper scegliere? Come nel racconto intitolato Valentina: una ragazza bella e disinvolta non sa decidersi tra un grande amore del passato e il suo rapporto del presente, fino alla sorprendente, bizzarra, soluzione finale. Un “diario intimo” provocante e originale, che esplora tutte le sfaccettature dell’essere in due, dell’amarsi e del perdersi.
(Ed. Guanda; Narratori della Fenice)

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