A ciascuno la sua morte – Veit Heinichen

Quel giorno Elisa de Kopfersberg non era voluta uscire in barca.

Incipit A ciascuno la sua morte

Trieste, 12 settembre 1977
Quel giorno Elisa de Kopfersberg non era voluta uscire in barca. Il pensiero di dover trascorrere anche solo un minuto in motoscafo con il marito le era particolarmente insopportabile. Seduta all’ombra, avrebbe cercato di concentrarsi sul suo libro mentre lui, con le labbra serrate e gli occhi fissi davanti a sé, si sarebbe diretto verso un ormeggio isolato di fronte alla costa scoscesa. Prima o poi, lo sapeva, lui avrebbe rotto il silenzio e l’avrebbe accusata, all’inizio in tono pacato, poi alzando sempre più la voce.

Incipit tratto da:
Titolo: A ciascuno la sua morte
Autore: Veit Heinichen
Traduzione: Valentina Tortelli
Titolo originale: Gib jedem seinen eigenen Tod
Casa editrice: e/o

Libri di Veit Heinichen

Copertine di A ciascuno la sua morte di Veit Heinichen

Incipit Gib jedem seinen eigenen Tod

Triest, 12. September 1977
Elisa de Kopfersberg hatte nicht mit hinausfahren wollen an diesem Tag. Schon die Vorstellung, mit ihrem Mann auch nur eine Minute auf dem Motorboot verbringen zu müssen, war für sie außerordentlich unangenehm. Sie würde sich in den Schatten setzen und sich auf ihr Buch zu konzentrieren versuchen, während er mit zusammengekniffenen Lippen und sturem Blick zu einem abgelegenen Ankerplatz vor der Steilküste fuhr. Irgendwann, das wußte sie, durchbräche er das Schweigen und würde ihr erst leise, dann immer lauter Vorwürfe machen.

Incipit tratto da:
Titel : Gib jedem seinen eigenen Tod
Autor : Veit Heinichen
Verleger : Zsolnay E-Book
Sprache : Deutsch

Quarta di copertina / Trama

Una mattina nella calda estate del 1999 il commissario Proteo Laurenti viene svegliato da una telefonata dei suoi uomini; uno yacht di lusso è andato a scagliarsi a folle velocità contro la costa triestina. Il proprietario della barca è Bruno de Kopfersberg, una sua vecchia conoscenza su cui aveva indagato all’inizio della carriera per via della morte della moglie Elisa. Un caso mai chiarito, un’ossessione per Laurenti che non era riuscito a provarne la colpevolezza, un incubo che ritorna dal passato. Che fine ha fatto Kopfersberg? Le indagini portano a un traffico di prostitute dell’est europeo e poi a un affare di dimensioni colossali gestito assieme alla Sacra Corona Unita: la fornitura per conto dell’Unione europea di generi di prima necessità alle vittime del terremoto in Turchia.
Come al solito, niente è mai come sembra e la corruzione, il motore che muove gli affari anche nella tranquilla Trieste, città di provincia apparentemente lontana dai grandi traffici, lambisce lo stesso corpo di polizia.
Veit Heinichen vive a Trieste e lavora come corrispondente per la stampa tedesca. Il capoluogo giuliano, città che ama e di cui conosce a fondo vicende storiche e cronaca attuale, è lo scenario in cui si muove il commissario Proteo Laurenti, protagonista di tutti i suoi romanzi che in Germania sono ormai dei bestsellers.
(Ed. e/o; Noir Mediterraneo)

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