Confessioni ultime – Mauro Corona

Incipit Confessioni ultime - Mauro Corona

Incipit Confessioni ultime

«Le uniche parole che meritano di esistere sono quelle migliori del silenzio.» Eduardo Galeano ha ricordato questa frase di Juan Carlos Onetti in un’intervista. «Non solo gli scrittori, anche i politici dovrebbero imprimerselo nella mente» ancora Galeano. «Il silenzio è un linguaggio perfetto, é dura per la parola competere. Per questo anch’io riscrivo più volte un testo finché non sento che è migliore del silenzio.»
Erano uomini laconici. Non parlavano mai. Lo diceva anche Wittgenstein, di ciò di cui non si può parlare bisogna tacere, senza accorgersi però che per dire di tacere ha dovuto parlare. Questo invece e Sándor Márai: «Noi siamo ciò su cui manteniamo il silenzio». E «ne|la letteratura, come nella vita, solo chi tace è sincero».
È difficile che le parole possano spuntarla sul silenzio, sono frasi belle, però non sono tanto d’accordo, perché a volte parlare e sfogarsi è importante. Non mi piace quando ci nascondiamo, quando non confessiamo agli altri il nostro bisogno di aiuto. Oltre alla spocchia di sfornare un libro dopo l’altro, io non sto facendo altro che confessarmi, perché questa confessione mi è d’aiuto. Non voglio morire frainteso. Se crepo d’infarto adesso o domani, se cado da una montagna come ho rischiato l’altro giorno, morirei frainteso, quindi questo è un testamento, una sorta di rivelazione.

Incipit tratto da:
Titolo: Confessioni ultime
Autore: Mauro Corona
Casa editrice: Chiare Lettere
Qui è possibile leggere le prime pagine di Confessioni ultime

Confessioni ultime - Mauro Corona

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Quarta di copertina / Trama

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Pensieri e racconti di vita. Le “Confessioni ultime” di Mauro Corona sono il diario intimo di “un sognatore”. Un autoritratto che richiama in alcuni passaggi l’indimenticabile tradizione degli scritti morali, da Seneca al filosofo e samurai Jocho Yamamoto, e si trasforma con impennate improvvise in un personalissimo sfogo sull’attualità e la politica. Suoni e basta, le parole hanno perso consistenza, volume, spessore, e con loro la vita. Le Confessioni prendono forma da queste parole ormai vuote. Libertà, silenzio, memoria, corpo, fatica, invidia, orgoglio, competizione, amore, amicizia, dolore, morte, Dio e la fede. Una rappresentazione laica profonda e illuminante: “Sono un grande peccatore, ma per tradizione e per educazione spero in Dio, e lo rispetto a modo mio. Spero in Dio, però non so più dov’è finito… Diceva Zvi Kolitz: ‘Caro Dio, io credo in te nonostante te'”.
Con un videoreportage di Giorgio Fornoni. Le musiche di Nick Cave e Warren Ellis, tratte dal film “The Assassination of Jesse James”, accompagnano Mauro Corona in un viaggio a Erto, “paese di crolli e di dolore”, cinquant’anni dopo la tragedia del Vajont. Dalla tana rifugio in cui vive e lavora ai luoghi della sua quotidianità, 44 minuti che raccontano in presa diretta uno tra gli scrittori italiani più letti e amati.
(Ed. Chiare Lettere)