Il coperchio del mare – Banana Yoshimoto

Incipit Il coperchio del mare - Banana Yoshimoto

Incipit Il coperchio del mare

Kijimuna, Kenmun, Namahage, perfino il dio Masau’u della tribù degli Hopi che vive in un paese lontano… tutte le divinità che hanno fissato la loro dimora vicino ai luoghi abitati dagli esseri umani sembra che abbiano sembianze pensate per incutere terrore.
Sguardo folgorante, zanne, corpi colorati di rosso, armi in mano.
Non c’è dubbio che siano così in parte per proteggere se stessi. Io, però, più che per questo, penso che il loro aspetto serva per mettere alla prova i nostri cuori. Perché solo chi è in grado di vedere al di là delle apparenze può venire toccato dalla potenza delle loro anime delicate.

Incipit tratto da:
Titolo: Il coperchio del mare
Autrice: Banana Yoshimoto
Traduzione: Alessandro Giovanni Gerevini
Titolo originale: Umi no futa
Casa editrice: Feltrinelli
Qui è possibile leggere le prime pagine di Il coperchio del mare

Il coperchio del mare - Banana Yoshimoto

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Quarta di copertina / Trama 

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Mari si è appena laureata ed è tornata a vivere nel suo paese natale, dove ha deciso di aprire un piccolo chiosco di granite. Quest’estate sua madre ospita Hajime, la figlia di una cara amica, che sta attraversando un periodo molto difficile a causa della morte della nonna. Mari non è affatto entusiasta: è indaffarata col chiosco appena avviato e pensa di non avere tempo per fare compagnia a una ragazza così piena di problemi. Oltre a delle brutte cicatrici che le ricoprono il corpo, dopo la morte della nonna Hajime si rifiuta di mangiare e di uscire di casa.
Ciononostante le due ragazze a poco a poco diventano amiche e Hajime inizia ad aiutare Mari nel lavoro. Il resto del tempo lo trascorrono tra nuotate nel mare, passeggiate sulla spiaggia e lunghe chiacchierate, sempre sullo sfondo di un incantevole paesaggio marino. E il mare sembra essere il vero protagonista del romanzo, con i suoi misteri e le creature che si celano negli abissi, una presenza costante e rassicurante nella vita di Mari, e un balsamo per l’anima ferita di Hajime. Sul finire dell’estate, quando l’acqua diventa di giorno in giorno più fredda e il vento sulla spiaggia solleva i granelli di sabbia nella tiepida luce di settembre, Hajime parte per fare ritorno a casa. Mari
è molto triste, ma il ricordo della loro amicizia l’aiuterà a superare anche la solitudine dei lunghi mesi invernali. Forse non è riuscita a risolvere del tutto i problemi dell’amica, ma sicuramente l’ha aiutata a guardare al futuro con maggiore fiducia e ottimismo.
(Ed. Feltrinelli; Economica Universale)

Il coperchio del mare - Audiolibro - Yoshimoto