La casa del silenzio – Orhan Pamuk

Incipit La casa del silenzio

– La cena è pronta, signora. Se desidera venire a tavola…
Lei non ha detto niente. Se ne stava immobile, appoggiata al bastone. Sono andato a prenderla sotto braccio, l’ho aiutata a sedersi. Lei s’è limitata a borbottare qualcosa. Sono sceso in cucina a prenderle il vassoio, gliel’ho messo davanti. Lei l’ha guardato con la coda dell’occhio, senza toccare nulla. Soltanto quando ha teso il collo brontolando ci ho pensato, ho tirato fuori il tovagliolo e gliel’ho annodato sotto le orecchie immense, tendendo le braccia.

Incipit tratto da:
Titolo: La casa del silenzio
Autore: Orhan Pamuk
Traduzione: Francesco Bruno
Titolo originale: Sessiz Ev
Casa editrice: Einaudi

Libri di Orhan Pamuk

Copertine di La casa del silenzio di Orhan Pamuk

Quarta di copertina / Trama

La novantenne Fatma, insieme al nano Recep, figlio illegittimo del suo defunto marito, vive ancora nella austera e silenziosa casa affacciata sul mare, ormai cadente, in cui si trasferì con il suo sposo – un medico fallito, attivista politico e alcolista – quando decisero di abbandonare Istanbul agli inizi della rivoluzione del 1908. Altezzosa e bisbetica, Fatma trascorre i giorni e le notti assorta nei ricordi, a rodersi in un cupo sentimento. Ogni estate i suoi tre nipoti vanno a trovarla per un breve soggiorno: Faruk, il maggiore, Nilgün, affascinante studentessa progressista, e il giovane Metin che vuole emigrare negli Stati Uniti. Per motivi diversi tutti e tre desiderano che la nonna venda la casa.
Attraverso i ricordi di Fatma, Recep e le opinioni dei nipoti, Pamuk disegna gli ultimi anni di storia del popolo turco fino ai giorni del golpe militare di Evren, parlando della ricerca delle radici, della necessità di un cambiamento sociale e del difficile equilibrio tra tradizione e influenze occidentali.
(Ed. Einaudi; Super ET)

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