La chiesa della solitudine – Grazia Deledda

Incipit La chiesa della solitudine.

Maria Concezione uscì dal piccolo ospedale del suo paese il sette dicembre, vigilia del suo onomastico.
Aveva subita una grave operazione: le era stata asportata completamente la mammella sinistra, e, nel congedarla, il primario le aveva detto con olimpica e cristallina crudeltà:
“Lei ha la fortuna di non essere più giovanissima: ha vent’otto anni mi pare: quindi il male tarderà a riprodursi: dieci, anche dodici anni. Ad ogni modo si abbia molto riguardo: non si strapazzi, non cerchi emozioni. Tranquillità, eh? E si lasci vedere, qualche volta.”
Ella lo guardò, coi grandi occhi neri nel viso scarno e verdastro d’angelo decaduto: avrebbe voluto fargli le corna o qualche altro segno di scongiuro, ma in fondo non credeva a queste cose e da molto tempo era rassegnata al suo destino. Si contentò di proporsi di non tornare mai più all’ospedale.

Incipit tratto da:
Titolo: La chiesa della solitudine
Autrice: Grazia Delledda
Casa editrice: Newton

Libri di Grazia Deledda

La chiesa della solitudine di Grazia Deledda

Quarta di copertina / Trama

Maria Concezione, la protagonista di “La chiesa della solitudine”, è un altro degli indimenticabili personaggi femminili di Grazia Deledda; e il suo amore per l’operaio Aroldo è uno di quei rapporti che si macerano nell’attesa e nel rifiuto, e di cui la scrittrice sarda sa evocare, con stregata intensità, gli smarrimenti e le febbri, sullo sfondo di ambienti arcaici fatti rivivere in maniera analitica e stupenda. Concezione è oppressa dal peso di una malattia forse inguaribile, da una colpa infantile, dai delitti dei propri antenati; Aroldo dalla condizione di illegittimo. Le ossessioni impediscono loro un abbandono reciproco, e fanno si che si tormentino e si fuggano a vicenda, quasi paurosi di una possibile felicità. Questo romanzo, che a un certo punto assume l’andamento di un “giallo”, è uno dei più tesi e dei più cristallini di Grazia Deledda; vi confluisce la maggior parte dei suoi temi più personali, la protagonista femminile ha una straordinaria intensità; e infine lo sfondo della storia è tessuto con quella raffinata e minuta perizia che la Deledda dispiega in tutte le sue opere.
(Ed. Oscar Mondadori)

Bibliografia e cronologia opere di Grazia Deledda