Estasi culinarie – Muriel Barbery

Incipit Estasi culinarie – Muriel Barbery

Incipit Estasi culinarie

Quando prendevo possesso della tavola lo facevo da monarca. Eravamo i re, gli astri splendenti in quelle poche ore di banchetto che avrebbero deciso il loro futuro, che avrebbero segnato l’orizzonte tragicamente vicino o deliziosamente lontano e radioso delle loro speranze di chef. Facevo il mio ingresso in sala come il console che entra nell’arena a ricevere le acclamazioni, e ordinavo che la festa avesse inizio. Chi non ha mai assaporato il profumo inebriante del potere non può immaginare l’improvvisa scarica di adrenalina che irradia il corpo da capo a piedi, che scatena l’armonia dei gesti, che cancella ogni fatica e ogni realtà contraria al vostro piacere, l’estasi della sfrenata potenza di chi ormai non deve più lottare, ma soltanto godere di ciò che ha conquistato, gustandosi all’infinito l’ebbrezza di incutere timore.
(Il sapore)

Incipit tratto da:
Titolo: Estasi culinarie
Autrice: Muriel Barbery
Traduzione: Emanuelle Caillat, Cinzia Poli
Titolo originale: Une gourmandise
Casa editrice: E/O
Qui è possibile leggere le prime pagine di Estasi culinarie

Estasi culinarie – Muriel Barbery

Incipit Une Gourmandise

Quand je prenais possession de la table, c’était en monarque. Nous étions les rois, les soleils de ces quelques heures de festin qui décideraient de leur avenir, qui dessineraient l’horizon, tragiquement proche ou délicieusement lointain et radieux, de leurs espoirs de chefs. Je pénétrais dans la salle comme le consul entre dans l’arène pour être acclamé et j’ordonnais que la fête commence. Qui n’a jamais goûté au parfum enivrant du pouvoir ne peut imaginer ce soudain éclaboussement d’adrénaline qui irradie tout le corps, déclenche l’harmonie des gestes, efface toute fatigue, toute réalité qui ne se plie pas à l’ordre de votre plaisir, cette extase de la puissance sans frein, quand il n’y a plus à combattre mais seulement à jouir de ce que l’on a gagné, en savourant à l’infini l’ivresse de susciter la crainte.

Incipit tratto da:
Titre: Une Gourmandise
Auteur: Muriel Barbery
Editeur: Gallimard
Langue: Français

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Quarta di copertina / Trama

Nel signorile palazzo di rue de Grenelle, già reso celebre dall'”Eleganza del riccio”, monsieur Arthens, il più grande critico gastronomico del mondo, il genio della degustazione, è in punto di morte. Il despota cinico e tremendamente egocentrico, che dall’alto del suo potere smisurato decide le sorti degli chef più prestigiosi, nelle ultime ore di vita cerca di recuperare un sapore primordiale e sublime, un sapore provato e che ora gli sfugge, il Sapore per eccellenza, quello che vorrebbe assaggiare di nuovo, prima del trapasso. Ha così inizio un viaggio gustoso e ironico che ripercorre la carriera di Arthens dall’infanzia ai fasti della maturità, attraverso la celebrazione di piatti poveri e prelibatezze haute cuisine. A fare da contrappunto alla voce dell’arrogante critico c’è la nutrita galleria delle sue vittime (i familiari, l’amante, l’allievo, il gatto e anche la portinaia Renée), ciascuna delle quali prende la parola per esprimere il suo punto di vista su un uomo che, tra grandezze pubbliche e miserie private, sembra ispirare solo sentimenti estremi, dall’ammirazione incondizionata al terrore, dall’amore cieco all’odio feroce. Anche in questo romanzo d’esordio Muriel Barbery racconta, assieme ai piaceri e alle tenerezze della vita, l’arroganza e la volgarità del potere (in un ambiente spietato dove – è cronaca di questi anni – un cuoco si uccide perché ha perso una stella Michelin).
(Ed. e/o; Dal Mondo)