Full of life – John Fante

Incipit Full of Life - John Fante

Incipit Full of Life

Era una casa grande perché eravamo gente con progetti grandiosi. Il primo era già lì, una sporgenza all’altezza del suo punto vita, una cosa dai movimenti sinuosi, striscianti e contorti come un groviglio di serpi. Nelle tranquille ore prima di mezzanotte appoggiavo il mio orecchio su quella zona e sentivo un gocciolio come da una sorgente, dei gorgoglii, dei risucchi e degli sciabordii.

Incipit tratto da:
Titolo: Full of life
Autore: John Fante
Traduzione: Alessandra Osti
Titolo originale: Full of Life
Casa editrice: Fazi editore
Qui è possibile leggere le prime pagine di Full of life

Full of Life - John Fante

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Incipit Full of Life

It was a large house because we were people with big plans. The first was already there, a mound at her waist, a thing of lambent movement, slithering and squirming like a ball of serpents. In the quiet hours before midnight I lay with my ear to the place and heard the trickling as from a spring, the gurgles and sucks and splashings.

Incipit tratto da:
Title: Full of Life
Author: John Fante
Publisher: HarperCollins
Language: English

Quarta di copertina / Trama

« È la storia di un uomo e di sua moglie, di come diventano genitori di un bellissimo bambino…», questa – per usare le parole di Fante in una lettera alla madre – l’idea portante di Full of life.
Ma, come in tutti i romanzi del grande narratore americano, è molto difficile riassumere in un plot le invenzioni, l’ironia, le meraviglie della usa scrittura: si può solo godere il divertimento e la forza che la ispirano.
Full of life, pubblicato nel 1952 e qualche anno dopo adattato per il cinema (con tanto di nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura), è il libro più comico e autobiografico scritto da John Fante, il suo ultimo romanzo prima del lungo silenzio durato oltre venticinque anni.
E dunque ecco John e sua moglie Joyce alle prese con l’arrivo del loro primo figlio, l’improvviso attacco di una schiera di voraci termiti contro la loro casa di Los Angeles, il soccorso di papà Nick, il «più grande muratore della California», e ancora una serie interminabile di piccole disavventure e litigate, tra lacrime, sorrisi, crisi mistiche e formidabili bevute di vino.
(Ed. Fazi; Tascabili)

Da questo romanzo il film Piena di vita (Full of Life) per la regia di Richard Quine (1956)