La figlia del podestà – Andrea Vitali

Incipit La figlia del podestà – Andrea Vitali

Incipit La figlia del podestà

Mercede Vitali, dell’omonima merceria sita a Bellano in via Balbiani numero 27, era una smortina tuttaossa.
Nubile.
Vergine.
Vegetariana.
Aveva quarant’anni.
Da venti non si perdeva la prima messa del mattino.
Pregava, poi andava a vendere mutande.
La ragazza l’aspettava davanti alla porta ancora chiusa del suo negozio.
Era la mattina del 12 febbraio 1931. La luce era incerta , l’aria fredda, la contrada invasa dall’odore del pane fresco che usciva dal forno del Barberi.

Incipit tratto da:
Titolo: La figlia del podestà
Autore: Andrea Vitali
Casa editrice: Garzanti
Qui è possibile leggere le prime pagine di La figlia del podestà

La figlia del podestà - Andrea Vitali

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Risvolto di copertina/ Trama

Bellano è in gran subbuglio. Con apposita delibera, Agostino Meccia, l’autorevole podestà della cittadina affacciata sul lago, ha deciso di perseguire un progetto assai moderno e ambizioso: una linea di idrovolanti che collegherà Como, Bellano e Lugano, darà lustro alla sua amministrazione, attirerà frotte di turisti e farà schiattare d’invidia i comuni limitrofi. Tutto sembra filare liscio, in quel placido e fascistissimo 1931. Anche se c’è un problema: per le casse di un piccolo comune l’investimento sarà enorme, e oltretutto l’idrovolante dovrà essere debitamente collaudato. E poi Renata, la figlia del podestà: fino a ieri era solo una bambina, ora è diventata così strana, non avrà mica qualche nuovo capriccio?
Con la sua ormai ben nota abilità, Andrea Vitali racconta un altro episodio della saga di Bellano: narra la vita di paese, con i suoi amori e i suoi scandali, le sue carriere e le sue dinastie, e i pettegolezzi che s’inseguono generazione dopo generazione; e attraverso questo microcosmo esplora anche la storia del nostro paese, i suoi sogni di modernità e le sue inerzie, i suoi vizi e le sue virtù, pressoché immutabili attraverso i decenni. Ma soprattutto i romanzi di Andrea Vitali sono un piacere per il lettore, grazie alla capacità di cogliere e far vivere personaggi e paesaggi, la sapienza nel costruire le trame, un ritmo narrativo sempre vivace e godibile.
(Ed. Garzanti 2005)