La figlia sbagliata – Jeffery Deaver

Megan la Svitata parcheggia l’automobile.

Incipit La figlia sbagliata

Megan la Svitata parcheggia l’automobile.
Non ne ha nessuna voglia. Proprio no.
Non scende, ascolta la pioggia…
Dopo un breve ticchettio il motore tacque; lei si guardava i vestiti. Solito
abbigliamento: jeans jnco; maglietta bianca senza maniche sotto una camicia da lavoro di denim scuro; scarponi militari. Metteva sempre le stesse cose. Ma oggi non ci si sentiva a suo agio, provava imbarazzo. Avrebbe dovuto indossare una gonna, almeno. I pantaloni erano troppo sformati. Le maniche della camicia penzolavano fino a sfiorare le unghie smaltate di nero e i calzini
erano color minestra di carote. Ma tanto, che differenza faceva? L’ora sarebbe passata in fretta.
Forse il tipo si sarebbe concentrato sui suoi pregi: i dolci occhi azzurri e i capelli biondi. Ah, e poi il suo fisico. Dopotutto, era un uomo.
Comunque quei vestiti almeno coprivano i tre… e va bene, i cinque chili di troppo del suo corpo alto e robusto.
Blocco. Megan la Svitata non ha nessunissima voglia di essere qui.

Incipit tratto da:
Titolo: La figlia sbagliata
Autore: Jeffery Deaver
Traduzione: Maria Baiocchi e Anna Tagliavini
Titolo originale: Speaking In Tongues
Casa editrice: Rizzoli

Libri di Jeffery Deaver

Copertine di La figlia sbagliata di Jeffery Deaver

Incipit Speaking In Tongues

Crazy Megan parks the car.
Doesn’t want to do this. No way.
Doesn’t get out, listens to the rain . . .
The engine ticked to silence as she looked down at her clothes. It was her usual outfit: JNCO jeans. A sleeveless white tee under a dark denim work shirt. Combat boots. Wore this all time. But she felt uneasy today, wearing this stuff. Embarrassed, wished she’d worn a skirt at least. The pants were too baggy. The sleeves dangled to the tips of her black-polished fingernails and her socks were orange as tomato soup. Well, what did it matter? The hour’d be over soon.
Maybe he’d concentrate on her good qualities — her wailing blue eyes and blonde hair. Oh, and her boobs too. He was a man.
Anyway the clothes covered up the extra seven…well, all right, ten pounds that she carried on her tall frame.
Stalling. Crazy Megan doesn’t want to be here one bit.

Incipit tratto da:
Title: Speaking In Tongues
Author: Jeffery Deaver
Publisher: Pocket Books
Language: English

Risvolto di copertina / Trama

Megan Collier è una ragazzina “difficile”: timida, solitaria, piena di rabbia. Rabbia soprattutto nei confronti dei genitori, Bett e Tate, divorziati da poco e troppo presi da se stessi per accorgersi di lei. Fortuna che ora c’è il dottor Peters, il suo nuovo psicanalista. Gli sono bastate poche sedute per stregare Megan: con il suo sguardo magnetico e la voce ferma e suadente, è il solo che riesca a far crollare le barriere della ragazza. Finché un giorno, all’improvviso, Megan scompare. Adesso i suoi genitori dovranno per forza accorgersi di quella figlia che non si erano mai preoccupati di conoscere, e che forse ha voluto fuggire proprio da loro. Ma Megan non è scappata: ben presto, infatti, dietro la sua sparizione si profila una lucida trama di ricatto e vendetta, ordita da qualcuno in grado di tenere in scacco Megan, e abilissimo a scavare nel passato della famiglia Collier. Se vogliono salvare la figlia, e scoprire chi li ricatta e perché, Tate e la sua ex moglie dovranno scendere negli inferi del proprio passato, camminando loro stessi, insieme al misterioso ricattatore, in bilico sul sottile confine tra realtà e follia. Tra continui ribaltamenti di prospettiva, colpi di scena e una tensione sempre sul punto di esplodere, La figlia sbagliata è uno dei più riusciti thriller psicologici che Jeffery Deaver abbia mai scritto.
(Ed. Rizzoli; Narrativa Straniera)

Cronologia opere e bibliografia di Jeffery Deaver