La grande fame – John Fante

Incipit La grande fame - John Fante

Incipit La grande fame

Dibber Lannon ha un fratello più grande. Si chiama Pat Lannon. Dibber mi ha detto che suo fratello Pat un giorno o l’altro diventa papa. Be’, di sicuro Dibber è fuori di testa. Dibber ha detto che Pat diventerà il più grande papa del mondo, più grande perfino di papa Pio. Mi scompiscio, Dibber Lannon!
Ecco perché:
Pat Lennon stava in terza media quando io e Dibber stavamo in terza elementare. Me lo ricordo bene. Un gran fratello davvero! Puah! Era uno spione, ecco che cos’era. Il campione degli spioni della scuola, e ancora detiene il record. Dibber questo non lo sa. Come potrebbe? Era il fratello piccolo, e come poteva un fratello piccolo sapere che suo fratello maggiore era uno spione? Chi glielo diceva? Nessuno. Bene, mi scompiscio, Dibber Lannon.
( Mi scompiscio, Dibber Lannon)

Incipit tratto da:
Titolo: La grande fame – Racconti 1932-1959
Autore: John Fante
Traduzione: Francesco Durante
Titolo originale: The Big Hunger
Casa editrice: Marcos y Marcos
Qui è possibile leggere le prime pagine di La grande fame

La grande fame - John Fante

Incipit The Big Hunger

Dibber Lannon has a big brother. His name is Pat Lannon. Dibber told me his brother Pat was going to be a pope some day. Well, Dibber sure got fooled. Dibber said Pat would be the greatest pope in the world, even greater than Pope Pius. Horselaugh on Dibber Lannon!
This is why:
Pat Lannon was an eighth grader when me and Dibber were third graders. I remember him. Some big brother! Fooey! He was a snitch-baby, that’s what he was. He was the champ snitcher of this school, and he still holds the record. Dibber doesn’t know this. How could he? He was Pat’s little brother, and how could a little brother know his big brother was a snitch? Who will tell him about it? Nobody. Well, horselaugh on Dibber Lannon.
(Horselaugh on Dibber Lannon)

Incipit tratto da:
Title: The Big Hunger
Author: John Fante
Publisher: HarperCollins
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Tutto il mondo di Fante, dagli inverni dell’infanzia in Colorado alla conquista di Los Angeles, è presente in queste prose perfette, e non di rado esilaranti, che non hanno nulla da invidiare ai romanzi maggiori. Come Hemingway e come il suo grande amico Saroyan, Fante fu un maestro della short story, scrigno ideale della sua ironia e della sua umanità. Questo volume inoltre contiene una vera e propria gemma narrativa: il ciclo di racconti intitolato I piccoli fratelli, che è quanto rimane di un progetto di romanzo a lungo accarezzato da Fante.
Protagonisti di questi racconti, una volta tanto, non sono piú gli italo-americani del Colorado e della California, ma i lavoratori stagionali filippini, che si guadagnano duramente il loro pane nei campi o nelle fabbriche dei sobborghi industriali di Los Angeles, aspirando a una vita migliore… ma soprattutto al Grande Amore, che prima o poi (o almeno si spera) arriva per tutti…
(Ed. Einaudi; Stile Libero)

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