Ho sposato un comunista – Philip Roth

Incipit Ho sposato un comunista – Philip Roth

Incipit Ho sposato un comunista

Il fratello maggiore di Ira Ringold, Murray, fu il mio primo insegnante d’inglese al liceo, e se legai con Ira fu grazie a lui. Nel 1946 Murray si era appena congedato dall’esercito, dove aveva prestato servizio nella Diciassettesima divisione aerotrasportata durante la battaglia delle Ardenne; nel marzo del 1945 aveva partecipato al famoso “salto del Reno” che segnò il principio della fine della guerra in Europa. Era, a quei tempi, un tipo calvo esuberante e duro, non alto come Ira, ma atletico e asciutto, sempre proteso sopra le nostre teste in uno stato di perenne vigilanza. Negli atteggiamenti e nelle pose era assolutamente naturale, ma nel parlare piuttosto prolisso e, sul piano intellettuale, quasi minaccioso. La sua passione era spiegare, chiarire, farci comprendere, col risultato che ogni argomento di cui parlavamo veniva smontato nei suoi elementi principali con una meticolosità non inferiore a quella con cui divideva le frasi sulla lavagna. Aveva un particolare talento per vivacizzare le interrogazioni, per creare un forte incanto narrativo anche quando si limitava ad analizzare e a esaminare ad alta voce, nel suo modo incisivo, ciò che leggevamo e scrivevamo.

Incipit tratto da:
Titolo: Ho sposato un comunista
Autore: Philip Roth
Traduzione: Vincenzo Mantovani
Titolo originale: I married a communist
Casa editrice: Einaudi
Qui è possibile leggere le prime pagine di Ho sposato un comunista

Ho sposato un comunista - Philip Roth

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Incipit I Married a Communist

Ira Ringold’s older brother, Murray, was my first high school English teacher, and it was through him that I hooked up with Ira. In 1946 Murray was just back from the army, where he’d served with the 17th Airborne Division at the Battle of the Bulge; in March 1945, he’d made the famous jump across the Rhine that signaled the beginning of the end of the European war. He was, in those days, a crusty, brash, baldheaded guy, not as tall as Ira but rangy and athletic, who hovered over our heads in a perpetual state of awareness. He was altogether natural in his manner and posture while in his speech verbally copious and intellectually almost menacing. His passion was to explain, to clarify, to make us understand, with the result that every last subject we talked about he broke down into its principal elements no less meticulously than he diagrammed sentences on the blackboard. His special talent was for dramatizing inquiry, for casting a strong narrative spell even when he was being strictly analytic and scrutinizing aloud, in his clearcut way, what we read and wrote.

Incipit tratto da:
Title: I Married a Communist
Author: Philip Roth
Publisher: Vintage
Language: English
Ho sposato un comunista - Audiolibro - Roth

Quarta di copertina / Trama

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Iron Rinn (all’anagrafe Ira Ringold) è un attore radiofonico. Ed è comunista: durante la guerra, ha scavato trincee con la passione di chi crede che il suo impegno contribuirà a rendere il mondo migliore; ora è disoccupato e la sua vita va a rotoli. Come se non bastasse, sposa una celebre attrice, Eve Frame (all’anagrafe Chava Fromkin), e il matrimonio scade in fretta da idillio romantico a telenovela di lacrime e slealtà. E quando Eve rivela a un giornale che suo marito è una spia dell’Unione Sovietica, il dramma privato diventa scandalo nazionale. Con questa storia di crudeltà, umiliazione, tradimento e vendetta, Philip Roth prosegue nel tracciare il ritratto di un’epoca, quella postbellica, e di un Paese, gli Stati Uniti, in cui privato e pubblico sono inestricabilmente congiunti. Il risultato è una tragedia americana feroce e divertente, rappresentata con eloquenza e politicamente accurata.
(Ed. Einaudi; SuperCoralli)