Incipit Isolina
Verona. 16 gennaio 1900. Due lavandaie sono chine ad insaponare delle lenzuola sul greto dell’Adige poco sotto il ponte Garibaldi.
Incipit tratto da:
Da alcune fotografie dell’epoca possiamo ricostruire come si presentava il fiume allora: torbido, irruento, da poco costretto dentro gli argini nuovi (l’Adige era straripato nel 1882 distruggendo mezza città); movimentando da un continuo passaggio di barche che trasportavano sabbia, di chiatte dalle vele larghe marrone, di traghetti che facevano spola fra una sponda e l’altra. Dove l’acqua era più fonda e turbinosa si alzavano i mulini galleggianti che agitavano le pale sporche e gocciolanti con un rumore di legni in movimento.
Lungo gli argini, su dei lembi di spiaggia pietrosa, file di donne imbacuccate stavano chine a lavare i panni, che il tempo fosse bello o brutto, chiacchierando allegramente fra loro.
Titolo: Isolina. La donna tagliata a pezzi
Autrice: Dacia Maraini
Casa editrice: Mondadori
Quarta di copertina / Trama
In questo bellissimo romanzo Dacia Maraini racconta la vera storia di Isolina, una ragazza come tante altre nella Verona a cavallo fra l’Ottocento e il Novecento, dove i militari potevano trovare facilmente divertimenti e belle donne.
Quando resta incinta, il suo amante, anch’egli un ufficiale dell’esercito, la costringe ad abortire e Isolina muore in modo raccapricciante fra urla strazianti sul tavolo di un’osteria. Ma per salvare l’onore dell’esercito tutto viene nascosto, come se Isolina non fosse mai esistita.
(Ed. Rizzoli; BUR)