Il maestro di nodi – Massimo Carlotto

Udì lo scatto di un pulsante e il ronzio monotono dell’asciugacapelli.

Incipit Il Maestro Di Nodi

Udì lo scatto di un pulsante e il ronzio monotono dell’asciugacapelli. Poi sentì il getto d’aria calda e il tocco della spazzola sui capelli fradici di sudore. Lui voleva che continuasse ad avere un aspetto impeccabile. Aveva usato proprio questa parola. Tutto per lui doveva essere impeccabile. Era sempre attento ad asciugarle la saliva che colava dagli angoli della bocca tenuta spalancata da una palla di gomma dura. Una palla per cani. Impeccabile era anche la sua crudeltà. Non lasciava segni sul corpo, ma in alcuni momenti il dolore era insopportabile. Lui però sapeva anche farla godere: aveva già avuto due orgasmi da quando era iniziata la seduta. Anche quella parola era sua. In tutta la sua vita aveva sempre desiderato un dominatore così esperto e solo questa idea le impediva di continuare a pensare alla morte. Lui l’avrebbe uccisa. Ne era certa. Ma non riusciva ancora a immaginare come.

Incipit tratto da:
Titolo: Il maestro di nodi
Autore: Massimo Carlotto
Casa editrice: e/o

Libri di Massimo Carlotto

Copertine di Il maestro di nodi di Massimo Carlotto

Quarta di copertina / Trama

Il marito di una donna scomparsa, non osando confessare alla polizia il vergognoso segreto della partecipazione a un giro di orge sadomaso, si rivolge all’Alligatore, l’investigatore che della conoscenza degli ambienti dell’illegalità ha fatto il suo mestiere. Inizia una spaventosa discesa in un mondo di gente sola e ricattata dove predatori feroci si aggirano e colpiscono in modi efferati.
A fianco dell’Alligatore ci sono i due fedeli soci. Max la Memoria ritrova e rinnova i suo impegno politico: è a Genova durante i drammatici fatti del G8. Beniamino Rossini ci stupisce con la sua personale etica di gangster della vecchia guardia quando discute su cosa è giusto fare o non fare, sulle regole di una “criminalità sostenibile”.
Il carcere è un’altra grande sorpresa di questo romanzo. La regola aurea degli ex detenuti vuole che non si parli mai degli anni bui trascorsi dietro le sbarre. Ma questa volta, per la caparbia insistenza di Max, i tre soci affronteranno la questione a partire dalle inquietanti analogie tra l’universo sadomaso e il mondo del carcere. Riaffiorano ricordi dolorosi e sconvolgenti di violenze vissute o subite.
Come sempre, anche questa avventura dell’Alligatore è un meccanismo perfetto, una miscela insuperabile di suspense, indagine e passione politica.
(Ed. e/o; Noir meditterraneo)

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