La modista – Andrea Vitali

Incipit La modista – Andrea Vitali

Incipit La modista

La guardia notturna Firmato Bicicli entrò all’Osteria del Ponte. Mancavano pochi minuti alle ventuno, ora in cui attaccava il lavoro. Appoggiato il gomito al bancone, ordinò il solito caffè. «Con schizzo di cognac.»
Al momento di pagare il padrone dell’osteria disse di lasciar stare: «Offro io».
Solo allora il Bicicli rammentò che anche l’oste festeggiava il compleanno quello stesso giorno, 22 settembre.
Accettò l’omaggio ma volle offrire a sua volta. Bevvero un cognacchino. Nel frattempo due avventori che avevano appena terminato una stracca partita a scopa si avvicinarono al banco. Il padrone offrì da bere anche a loro. Il Bicicli incassò un secondo cognac e restituì il giro.

Incipit tratto da:
Titolo: La modista – Un romanzo con guardia e ladri
Autore: Andrea Vitali
Casa editrice: Garzanti
Qui è possibile leggere le prime pagine di La modista

La modista - Andrea Vitali

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Quarta di copertina / Trama

Nella notte hanno tentato un furto in comune, ma la guardia Firmato Bicicli non ha visto nulla. Invece, quando al gruppetto dei curiosi accorsi davanti al municipio s’avvicina Anna Montani, il maresciallo Accadi la vede, eccome: un vestito di cotonina leggera e lì sotto pienezze e avvallamenti da far venire l’acquolina in bocca.
Da quel giorno Bicicli avrà un solo pensiero: acciuffare i ladri che l’hanno messo in ridicolo e che continuano a colpire indisturbati.
Anche il maresciallo Accadi, da poco comandante della locale stazione dei carabinieri, da quel momento ha un’idea fissa.
Ma intorno alla bella modista e al suo segreto ronzano altri mosconi: per primo Romeo Gargassa, che ha fatto i soldi con il mercato nero durante la guerra e ora continua i suoi loschi traffici; e anche il giovane Eugenio Pochezza, erede della benestante signora Eutrice nonché corrispondente locale della «Provincia».
La modista è centrato su una protagonista femminile vitale, ambiziosa e sensuale, un po’ furba e un po’ ingenua.
Intorno al suo frequentatissimo atelier, tra cognac doppi e partite a scala quaranta, si muove e si agita tutto il paese: dal sindaco Balbiani con il segretario comunale Bianchi, giù giù fino al trio di giovinastri composto dal Fès, dal Ciliegia e dal Picchio, passando per l’appuntato Marinara, che deve rimediare alle distrazioni del superiore, e poi le misteriose titolari della farmacia Gerbera e Austera Petracchi, la cuoca di casa Pochezza e sua figlia Ersilia, lo spazzino Oreste e il messo Milico…
(Ed. Garzanti 2011)