Màuri, màuri – Maurizio Maggiani

Màuri, màuri - Maurizio Maggiani

Incipit Màuri, màuri

Aveva ad un certo punto con sé un bambino che come lui si chiamava màuri. Dallo scandalo dei paesani e della gente per via di quella singolarità lui si beava grandemente e sapeva bene che si sarebbero detti ogni volta “màuri qui? màuri là? Oibò chi si chiamano uguale padre e figlio.
Cosa ci sta dietro a questa porcheria?”. Per questo si deliziavano e si chiamavano tra di loro il più possibile e facevano in modo che le meri dovesse sgolarsi per cercarli nei supermercati e sulle spiagge. Se nel pubblico sussistevano dubbi sul suo stato, allora la baciava con grande passione, tenendo il suo viso tra le palme delle mani perché si vedesse l’anello di tipo matrimoniale che si era comprato.

Incipit tratto da:
Titolo: Màuri, màuri
Autore: Maurizio Maggiani
Casa editrice: Feltrinelli

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Màuri, màuri - Maurizio Maggiani

Quarta di copertina / Trama

“Per l’amore della bislunga ho tagliato dieci giovani alberi pioppi e glabri. Di tanti che erano ne ho fatto cinque cento fogli di carta bianca e oi su quelli ho scritto giorni e mesi per farne una storia.
Ora che voi la leggete, sapete se vale o non vale quei pioppi padani e il tempo, la vita nei mesi, di un uomo. La bislunga sa, ma non lo dice, se vale il suo amore o non vale.”
La lunigiana alla fine degli anni sessanta. La durezza della vita operaia, l’orrore dell’emigrazione e insieme le ruvide e delicate volute dell’infanzia, l’ironia del tempo che matura e scarta l’invadenza del reale. Sullo sfondo la musica di Puccini che, da un vecchio disco, avvolge in una luce di poesia il piccolo Màuri e la magica Meri, vergine, madre, zingara, amante.
L’eco della memoria, che risuona fin dal titolo come con quell’iterazione diminutiva e dolcissima, evoca gli eventi di una straniata educazione sentimentale, calamitando il battito d’ala del dialetto e un brulicante gioco di prestiti colti, citazioni, inserti. Il risultato – di limpida affabilità – è un impasto lirico, un narrare ispirato, una tonalità epica di canto che fanno della scrittura di Maurizio Maggiani una delle scoperte più straordinarie della narrativa italiana contemporanea.
(Ed. Feltrinelli; Economica Universale)

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