Messaggeri dell’oscurità – Alicia Giménez-Bartlett

Incipit Messaggeri dell’oscurità – Alicia Giménez-Bartlett

Incipit Messaggeri dell’oscurità

Tutto successe per colpa della dannata televisione. Be’, questo è un po’ esagerato, diciamo che la mia implicazione in quella diabolica faccenda avvenne a causa, e qui non cambio nemmeno una virgola, della dannata televisione. Anche se forse dovrei essere più onesta e confessarlo: in fondo, fui io la principale responsabile. Responsabile di cosa? Di essere apparsa sul maledetto schermo. Perché? Forse per non aver saputo resistere al suo magnetico influsso sulle volontà. Questa fu una delle ragioni, ma non la principale. La verità è che mi lasciai tentare, con la pretesa, per di più, di fare bella figura. Un bel giorno il commissario mi chiamò nel suo ufficio e attaccò una delle sue prediche: i tempi sono cambiati, l’immagine della polizia non può essere presa alla leggera, certe cose ogni giorno diventano più importanti… Capii subito che quanto stava per chiedermi non rientrava nelle mie mansioni. Non che ci sia niente di meraviglioso nelle mie capacità deduttive, solo che quando il commissario vuol farti fare qualcosa che ti tocca per dovere, il suo stile è sbraitare un ordine e finito lì. E infatti, era come avevo pensato. Dopo le prime divagazioni teoriche, mi informò che in un programma televisivo volevano intervistare qualcuno del reparto. Avevano lasciato scegliere a lui chi dovesse partecipare e, naturalmente, il suo ragionamento non era stato per niente originale, proprio il ragionamento che sono stufa di sentirmi ripetere, che mi scoccia, che mi offende, che mi trapana il cervello, che mi riduce i neuroni in polvere siderale, vale a dire: «Una donna fa sempre buona impressione». Sembro convinta di quel che dico, vero? E invece, malgrado tutto accettai. La vanità, sempre in agguato dietro l’angolo, mi persuase che avrei fatto bene ad accettare e che, misurando le parole, forse sarei riuscita a dare del Corpo di polizia un’impressione non troppo meschina.

Incipit tratto da:
Titolo: Messaggeri dell’oscurità
Autrice: Alicia Giménez-Bartlett
Traduzione: Maria Nicola
Titolo originale: Mensajeros de la oscuridad
Casa editrice: Sellerio
Qui è possibile leggere le prime pagine di Messaggeri dell’oscurità

Messaggeri dell oscurità - Alicia Gimenez-Bartlett

Quarta di copertina / Trama

Un piglio rapido e pratico, una battuta sempre pronta, frequenti errori e scherzi del caso ma con l’attitudine professionale a trarne comunque profitto sempre, molta tenacia e chilometri macinati: sono le componenti umane dei casi dell’ispettrice Petra Delicado e del suo vice Fermín Garzón, suo alter ego e complemento insostituibile. Dai loro polizieschi di strada, in Spagna, è stata tratta una serie televisiva: e non è difficile capire la ragione della loro popolarità, poiché l’inchiesta sembra dipanarsi sotto gli occhi stessi del lettore, in presa diretta: fino al momento della soluzione, i due antideduttivi investigatori, sembrano brancolare nel buio, come i lettori. Il caso di Messaggeri dell’oscurità parte da una serie di lugubri reperti che arrivano per posta, frutto di orrende mutilazioni. L’impresa di una mente turbata, di un sanguinario maniaco, che lancia i suoi messaggi dall’inferno della psicosi. Ma è solo l’apparenza. Un passo dietro l’altro Petra e Garzón si inoltrano nell’imbuto di un mondo più complesso e inquietante. Che lancia i suoi messaggi dall’inferno della storia.
(Ed. Sellerio; La Memoria)

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