Nei boschi eterni – Fred Vargas

Incipit Nei boschi eterni

Tenendo scostata la tendina con una molletta da bucato, Lucio poteva osservare più comodamente il nuovo vicino di casa. Un tizio piccolo e bruno che tirava su un muro di blocchi di calcestruzzo senza filo a piombo, a torso nudo nel vento fresco di marzo. Dopo un’ora di appostamento, all’improvviso Lucio scosse la testa, come una lucertola che si risveglia bruscamente dalla sua siesta immobile, e si scollò dalle labbra la sigaretta spenta.

Incipit tratto da:
Titolo: Nei boschi eterni
Autrice: Fred Vargas
Traduzione: Margherita Botto
Titolo originale: Dans les bois éternels
Casa editrice: Einaudi

Libri di Fred Vargas

Copertine di Nei boschi eterni di Fred Vergas

Incipit Dans les Bois Éternels

En coinçant le rideau de sa fenêtre avec une pince à linge, Lucio pouvait observer le nouveau voisin mieux à son aise. C’était un petit gars brun qui montait un mur de parpaings sans fil à plomb, et torse nu sous un vent frais de mars. Après une heure de guet, Lucio secoua rapidement la tête, comme un lézard met fin à sa sieste immobile, détachant de ses lèvres sa cigarettes éteinte.

Incipit tratto da:
Titre: Dans les bois éternels
Auteur: Fred Vargas
Editeur: Viviane Hamy
Langue: Français

Quarta di copertina / Trama

Il fantasma di una monaca del Settecento che sgozzava le sue vittime non fa paura al commissario Adamsberg, ma tutto il resto sí. Da un momento all’altro sprofonda in un mondo che sembra tornato al Medioevo, dove si straziano i cervi dei boschi normanni, si profanano cadaveri di vergini per estrarne misteriose sostanze, e le pozioni magiche assicurano la vita eterna, a costo di orrendi delitti. Mentre un rivale che arriva dal più lontano passato, e che parla in versi, gli vuole rubare tutto. Un puzzle inestricabile, fatto apposta per far smarrire la ragione a chiunque. Ma non a uno «spalatore di nuvole», come Adamsberg. Anche se, ancora più delle altre volte, arrivare alla verità vorrà dire riuscire a strapparsi un pezzo di cuore…
All’origine del «caso Vargas» in Francia, dove i suoi romanzi raggiungono regolarmente il vertice delle classifiche (e Nei boschi eterni ha superato tutti gli altri per numero di copie vendute), ci sono lo stile ironico e incisivo, la capacità di prendere per mano il lettore fino alla rivelazione finale, e l’accuratezza nei dettagli più sorprendenti, che le viene dalla passione medievalista e dalla professione di zooarcheologa. Da qui il gusto per la détection, per le impronte, le tracce, le piccole cose senza importanza che permettono di dedurre, per una qualche «associazione di idee», la soluzione di un caso. E c’è naturalmente la simpatia con cui è ritratto il mondo dell’Anticrimine parigina del commissario Jean-Baptiste Adamsberg – uno «spalatore di nuvole», uno che preferisce procedere a zigzag e aspettare le soluzioni, invece di cercarle – e dei comprimari. Cioè il suo vice, il coltissimo, iperrazionalista e pieno di complessi comandante Danglard; la titanica amazzone Violette Retancourt, tenente, capace di «indirizzare l’energia come vuole»; Camille, la molto autonoma compagna della vita, che in questo romanzo vediamo separata di fatto da Adamsberg, ma madre di suo figlio Thomas, di nove mesi, cui il commissario propina indimenticabili suggerimenti educativi…
(Ed. Einaudi; Stile Libero Big)

Indice cronologico opere e bibliografia di Fred Vargas