Niente, più niente al mondo – Massimo Carlotto

Incipit Niente, più niente al mondo - Massimo Carlotto

Incipit Niente, più niente al mondo

Devo mettere a posto la spesa. Tra poco arriveranno e non voglio che trovino la casa in disordine. Ne troveranno solo nella sua camera ma lì niente più niente al mondo potrà mettere ordine.
Niente più niente al mondo servirà a mettere a posto le cose.
Sono stanca, la fermata dell’autobus è lontana dal Supermegafantadiscount e mi sono dovuta fare una bella camminata con le borse piene dopo una mattina di lavoro.
Ma ne valeva la pena:

Polpa di pomodoro, barattolo da 400 gr, 0,24.
Mozzarella bocconcino, 100 gr, 0,39.
Detersivo Marsiglia, bucato a mano, 1 euro e 15.
Dentifricio al fluoro, 0,42.
Caffè 4 pacchi da 250 gr, 3 euro e 39.
Olio Extravergine, 1 litro, 2 euro e 75.
Pesto alla genovese, 0,66.

Il vermouth invece l’ho preso qui alla bottiglieria sotto casa. È l’unica cosa su cui non risparmio. Mi piace di marca. E poi Torino è la capitale del vermouth, è roba nostra. Se mi sbrigo farò in tempo anche a berne un goccio.
Anzi me lo faccio subito, non ho comprato surgelati oggi, che si rovinano se non li metti subito nel freezer. Quelli li prendo da Comprabenissimo, due volte al mese ci sono le grandi offerte di sofficini e bastoncini di pesce che piacciono tanto alla bambina.
Mi devo anche cambiare. Niente più niente al mondo riuscirà a togliere le macchie da questo vestito. Poco male, l’avevo comprato dai cinesi – 12 euro e 90 – un affare.
L’ultimo vestito che mi sono fatta fare da una sarta è stato per il matrimonio di mia nipote. C’era ancora la lira. La stoffa l’avevo comprata a una svendita, il modello l’avevo copiato da un giornale.
Insomma me l’ero cavata con poco meno di 200.000 lire.
Sono sempre stata attenta al risparmio io. Anche Arturo, mio marito, devo dire. Era lei che aveva le mani bucate, che buttava via il denaro.

Incipit tratto da:
Titolo: Niente, più niente al mondo
Autore: Massimo Carlotto
Casa editrice: E/O
Qui è possibile leggere le prime pagine di Niente, più niente al mondo

Niente, più niente al mondo - Massimo Carlotto

Quarta di copertina / Trama

Il racconto teso e vibrante di una “quotidiana” tragedia familiare. sullo sfondo la Torino dei quartieri operai che operai non sono più. L’arrivo e le difficoltà di convivenza con gli extracomunitari. La mancanza di lavoro. La totale assenza si prospettive di vita di “qualità”.: la pensione, la difficoltà di sbancare il lunario quando non si è più produttivi. L’essere consumatori, comprare per essere vivi. L’assenza di strumenti culturali per opporsi allo squallore dell’esistenza. La tv modello e unico sbocco e sfogo. Lo stato che non più in grado di garantire diritti e servizi cosicché le contraddizioni esplodono all’interno della famiglia.
(Ed. e/o; Tascabili)

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