Una nuvola rossa – Antonio Pennacchi

Incipit Una nuvola rossa

Àgora è un paesaccio che sta sulla montagna.
A dir la verità, sulla guida dell’Ente provinciale del turismo è scritto: «ridente paesino dei monti Lepini». Ma che cos’abbiano da ridere non s’è mai capito, né Àgora né i monti Lepini. E se eventualmente comunque ridono, di sicuro è per non piangere.

Incipit tratto da:
Titolo: Una nuvola rossa
Autore: Antonio Pennacchi
Casa editrice: Donzelli

Libri di Antonio Pennacchi

Copertina di Una nuvola rossa di Antonio Pennacchi

Quarta di copertina / Trama

Àgora è un paesino a 40 km a sud di Roma. In via della Fortuna gli antichi agoresi – mille anni prima che Romolo e Remo decidessero di nascere – praticavano sacrifici umani. Ora un padre, non vedendo tornare a casa la figlia alle sette e mezza di sera, si mette in giro per i vicoli con una scala di ferro lunga sei metri. Alla fine la trova. Morta. Insieme al fidanzatino. 124 coltellate lei e 60 lui. 17 e 23 anni. In via della Fortuna.
Menano le polizie italiane? Giacinto dice di sì. È un bravo ragazzo. È amico del prete. Studia da infermiere. Qualcuno dice che è frocio. Da bambino dava fuoco ai cani e seviziava le lucertole. Era il migliore amico delle vittime. Per il giudice istruttore è l’assassino. Per il paese no.
Pennacchi fa la storia delle indagini. Gli hanno chiesto di costruire un giallo, ma gli esce un “roman” di strabiliante fattura. Un anti-giallo in cui tutti mentono, pure quelli che credono di dire la verità. Ed è proprio il luogo elettivo della verità, il «verbale», ad essere oggetto, per tutto il libro, di una straordinaria rivisitazione letteraria: è la lingua dei carabinieri e dei giudici a costituire l’unica risorsa espressiva in grado di raccontare una realtà inafferrabile, inconclusa.
(Ed. Donzelli; Narrativa)

Indice cronologico opere e bibliografia di Antonio Pennacchi