Gli onori di casa – Alicia Giménez-Bartlett

Incipit Gli onori di casa – Alicia Giménez-Bartlett

Incipit Gli onori di casa

Era terribile. Mi avvicinavo a poco a poco a quella bara aperta senza vedere chi ci fosse dentro. Era un feretro imponente, di legno lucido e sontuoso. Enormi ceri e svariate corone di fiori circondavano da ogni lato il defunto. Ma più mi avvicinavo, più il mio passo si faceva sicuro, e meno intenso il timore. Quando arrivavo ai piedi del catafalco scoprivo, guardando dentro, la salma di un vecchio, in un impeccabile abito nero, con una fascia tricolore e il petto coperto di medaglie e onorificenze. Non lo avevo mai visto, non sapevo chi fosse, ma era di certo una persona importante. A quel punto, con decisione, infilavo la mano nella borsetta e tiravo fuori un lungo coltello. E di colpo, come se a guidare il mio braccio fosse un odio che prorompeva impetuoso dentro di me come un torrente, cominciavo a pugnalarlo, e a pugnalarlo, senza fermarmi. I colpi erano forti, decisi, e sarebbero stati tutti cruenti su un uomo vivo, ma da quel corpo non usciva nient’altro che segatura e vecchie carte. Questo mi faceva infuriare ancora di più, spingendomi a un parossismo di pugni e coltellate, perché non potevo accettare che tutto si riducesse a un cumulo di cose morte sopra altra morte.

Incipit tratto da:
Titolo: Gli onori di casa
Autrice: Alicia Giménez-Bartlett
Traduzione: Maria Nicola
Titolo originale: Nadie quiere saber
Casa editrice: Sellerio
Qui è possibile leggere le prime pagine di Gli onori di casa

Gli onori di casa – Alicia Giménez-Bartlett

Incipit Nadie quiere saber

Fue terrible. Yo iba acercándome poco a poco al ataúd abierto, pero no veía quién estaba dentro. Era un féretro imponente, de madera brillante y lujosa. Alrededor se habían colocado cirios enormes y varias coronas de flores yacían a los pies del difunto. Cuanto más cerca me encontraba, más firme era mi paso y menos atenazada por el miedo me sentía. Al llegar junto a la capilla ardiente, miraba en el interior y descubría a un hombre viejo, con un impecable traje negro, una banda tricolor alrededor del cuerpo y la pechera de la americana cubierta de condecoraciones. Nunca lo había visto antes, no sabía quién era, aunque sin duda se trataba de alguien importante. Entonces, con resolución, echaba mano de mi bolso y sacaba de él un gran cuchillo. De modo impetuoso, llevada mi mano por un odio que manaba de mí como un torrente, empezaba a apuñalarlo una y otra vez en el pecho. Los golpes eran fuertes, decididos, mortales si hubiera estado vivo, pero del cadáver sólo salían serrín y papeles viejos. Eso me enfurecía, llevándome a un éxtasis de golpes y cuchilladas, como si no aceptara que aquello únicamente era muerte sobre más muerte.

Incipit tratto da:
Título : Nadie quiere saber
Autor : Alicia Giménez-Bartlett
Editor : Destino
Lengua : Español

Quarta di copertina / Trama

L’omicidio del signor Siguán è quello che Petra Delicado chiama con fastidio un «caso freddo». Cinque anni prima, l’affermato imprenditore tessile Adolfo Siguán era stato ucciso nell’appartamentino dove celebrava il suo vizio: le giovanissime prostitute, preferibilmente prese dal marciapiede. Ai tempi, la sentenza era stata sbrigativa: rapina con morto ad opera del protettore della prostituta con la complicità di lei. Ma, adesso, quando l’ispettrice della Policía Nacional con il suo vice Fermín Garzón, riaccende con scetticismo la macchina investigativa, le basta togliere un poco di polvere dalle vecchie carte per rendersi conto di alcune incongruenze. Soprattutto, resta enigmatico l’assassinio dell’assassino. All’inizio Petra e Fermín, battono pigri le piste consuete. Ma un incidente, cruento e spietato, fa capire che c’è qualcuno che segue Petra. E questo qualcuno squarcia improvvisamente lo scenario, legando il delitto all’intricato registro degli affari di Siguán che si scoprono connessi alla criminalità italiana trapiantata nella capitale catalana.
È quindi a Roma che prosegue la partita. Ed è in questa specie di Vacanze romane, omaggio dell’autrice a un paese che ama, che tutta la forza comica tipica dei gialli della Giménez-Bartlett, si dispiega. Le sue storie, senza essere tinte di altro colore che non sia il noir, senza attenuare malinconie e frustrazioni dei personaggi, riescono a scatenare umori leggiadri di commedia. Un umore che sprigiona dalle galanterie, dalle cene, dalle passeggiate, dalle piazze, dalla complessità di sentimenti e di intelletto dei personaggi italiani, e soprattutto dal comico impazzimento che prende un provinciale di Salamanca per la prima volta a Roma.
Gli onori di casa segue una trama insinuante inattesa e sinuosa. Le molte curve dell’intreccio sono riempite e rese frizzanti e vive. Per farlo il genio narrativo dell’autrice impugna le sue armi migliori. In primo luogo i dialoghi da commedia brillante. Secondo, i ripetuti, abilissimi cambiamenti d’ambiente, diversi per geografia o ceto, destinati a offrire lo spaccato sociale.
La soluzione è probabilmente la verità più celata della serie di Petra Delicado, la dolce e dura della Policía Nacional di Barcellona, e di Fermín Garzón, il ruvido e tenero suo Watson, o forse meglio: il suo Sancho Panza.
(Ed. Sellerio; La Memoria)

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