Le ombre bianche – Ennio Flaiano

Incipit Le ombre bianche

C’erano una volta due scrittori. Uno si era sdraiato sul divano e guardava il soffitto, l’altro girava per la stanza curiosando tra i libri degli scaffali, e tutti e due pensavano sbadatamente e qualcosa che era il loro lavoro.
(Il mostro quotidiano)

Incipit tratto da:
Titolo: Le ombre bianche
Autore: Ennio Flaiano
Casa editrice: Rizzoli

Libri di Ennio Flaiano

Copertine di Le ombre bianche di Ennio Flaiano

Quarta di copertina / Trama

«Poco m’importa la menzogna, ma detesto l’inesattezza». All’insegna di questo aforisma si Samuel Buttler, Flaiano ha raccolto quelle che egli stesso chiama le sue «ombre bianche», racconti e finzioni, dialoghi, divertimenti, infine occasioni, satire scritte dal ’56 a oggi, edite e inedite, risparmiando a se stesso e al lettore la noia delle date, poiché le considera di ieri e valide forse anche domani. Si è accorto che pur nell’apparente varietà dei temi e nella disinvoltura con la quale certe invenzioni vengono abbandonate al loro destino di un giorno, queste “ombre” narrano la storia di un “io” che detesta la inesattezza ma che è stato sopraffatto dalla menzogna.
Flaiano non è un caso facilmente definibile. Di lui Paolo Milano ebbe a scrivere: «È l’unico nostro scrittore che crede nell’ironia come salvezza (per lo scrittore s’intende, ma anche per chi legge), o almeno, solo strumento adeguato a illuminare di qualche bagliore il buoi nostro mondo e il deserto della nostra letteratura. Satira, dunque, come modo di vivere e di scrivere. L’intuito di Flaiano, inoltre, ha colto questo punto essenziale: l’ironia oggi, non può essere ideologica. Né questa nostra “way of life”, né il futuro che ci minaccia possono essere satireggiati in nome di idee preconcette: non c’è tesi che giovi, partito preso che valga. L’ironia, oggi, dovrà essere atomica, capillare, discontinua, tutta legata ai fenomeni effettivi e ai timori di chi li subisce».
E conclude: «Anche dopo il il gioco e il massacro, questo libro così ricco e così vario, il problema di Flaiano resta, anzi è forse più acuto. Il suo argomento proprio, l’unico autentico, è pur pur sempre l'”imbroglio” della corrente civiltà e il peggio molto prossimo: il tutto riflesso, come dice esatto Geno Pampaloni, in “una sorta di stanchezza e insignificanza della realtà, in un crepuscolo della credibilità generale”».
Le ombre bianche è forse il meglio di quanto Flaiano ha raccolto per una sua innocente e fantastica sete di ironia, ma anche di verità.
(Ed. Rizzoli; La Scala)

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