Omero, Iliade – Alessandro Baricco

Incipit Omero, Iliade – Alessandro Baricco

Incipit Omero, Iliade

Poche righe per spiegare come è nato questo testo. Tempo fa ho pensato che sarebbe stato bello leggere in pubblico, per ore, tutta l’Iliade. Quando ho trovato chi era disposto a produrre l’impresa (Romaeuropa festival, a cui successivamente si sono aggiunte TorinoSettembreMusica e Musica per Roma) mi è subito parso chiaro che, in realtà così com’era, il testo era illeggibile: ci sarebbero volute una quarantina di ore e un pubblico davvero molto paziente. Così ho pensato di intervenire, per adattarlo a una lettura pubblica. C’era da scegliere una traduzione – Tra le tante, autorevoli, disponibili in italiano – e ho scelto quella di Maria Grazia Ciani (pubblicata Marsilio) perché era in prosa e perché, stilisticamente, era vicino al mio sentire. E poi ho fatto una serie di interventi.
(Prefazione)

Tutto iniziò in un giorno di violenza.
Erano nove anni che gli Achei assediavano Troia: spesso avevano bisogno di viveri o animali o donne, e allora lasciavano l’assedio e andavano a procurarsi quel che volevano saccheggiando le città vicine. Quel giorno toccò a Tebe, la mia città. Ci presero tutto e se lo portarono sulle loro navi.
(Criseide)

Incipit tratto da:
Titolo: Omero, Iliade
Autore: Alessandro Baricco
Casa editrice: Feltrinelli
Qui è possibile leggere le prime pagine di Omero, Iliade
Omero, Iliade - Alessandro Baricco

Quarta di copertina / Trama

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L’Iliade di Omero continua a cantare dal fondo dei secoli. Canta cinquantun giorni dell’ultimo anno di una guerra che porta, dopo un decennio, alla conquista e alla distruzione della città di Troia. Canta dei, uomini ed eroi, memorabili nell’ira e nell’ambizione, nell’audacia e nell’astuzia, nella vendetta e nella pietà, dentro i confini di un eterno campo di battaglia. Guidato dall’idea di adattare il testo per una lettura pubblica, Alessandro Baricco rilegge e riscrive l’Iliade di Omero come se dovessimo tornare là a Omero, nell’Iliade, a contemplare uno dei più maestosi paesaggi del nostro destino. Lavorando sulla traduzione di Maria Grazia Ciani, monta il materiale originario in un concentrato di ventun voci (l’ultima è quella di Demòdoco, un aedo che, sulla scorta dell’Odissea e di altre fonti, narra la fine di Troia); i personaggi omerici sono chiamati in scena – gli dei lasciati sullo sfondo – a raccontare, con voce vicinissima alla nostra, la loro storia di passioni e di sangue, la loro grande guerra, la loro grande avventura.
(Ed. Feltrinelli; Universale Economica F.)

Omero, Iliade - Audiolibro - Baricco

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