Orlando – Virginia Woolf

Incipit Orlando - Virginia Woolf

Incipit Orlando

Egli — poiché non c’era dubbio sul suo sesso, sebbene la moda del tempo lo dissimulasse alquanto — stava prendendo a piattonate la testa di un moro, che dondolava appesa alle travi. Aveva il colore di una vecchia palla di cuoio, e anche la forma approssimativa, tranne per le guance incavate e per una ciocca di capelli duri e aridi come peli d’una noce di cocco. Il padre di Orlando, o forse il nonno, l’aveva spiccata dal busto dell’enorme Infedele che improvvisamente gli si era parato davanti al chiar di luna, nelle barbare distese africane; e ora essa oscillava dolcemente, incessantemente, alla brezza che soffiava perenne sulla loggia in cima all’immensa dimora del signore che lo aveva ucciso.

Incipit tratto da:
Titolo: Orlando
Autrice: Virginia Woolf
Traduzione: Maura Del Serra
Titolo originale: Orlando. A Biografy
Casa editrice: Newton Compton
Qui è possibile leggere le prime pagine di Orlando

Orlando - Virginia Woolf

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Incipit Orlando

He – for there could be no doubt of his sex, though the fashion of the time did something to disguise it – was in the act of slicing at the head of a Moor which swung from the rafters. It was the colour of an old football, and more or less the shape of one, save for the sunken cheeks and a strand or two of coarse, dry hair, like the hair on a cocoanut. Orlando’s father, or perhaps his grandfather, had struck it from the shoulders of a vast Pagan who had started up under the moon in the barbarian fields of Africa; and now it swung, gently, perpetually, in the breeze which never ceased blowing through the attic rooms of the gigantic house of the lord who had slain him.

Incipit tratto da:
Title: Orlando. A Biografy
Author: Virginia Woolf
Publisher: RosettaBooks
Language: English
Orlando – Audiolibro - Woolf

Quarta di copertina / Trama

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L’autrice lo definì «libriccino» orchestrato «in uno stile burla». Nigel Nicholson «la più lunga e affascinante lettera d’amore» mai scritta, quella di Virginia Woolf all’eccentrica aristocratica Vita Sackville-West, alla quale la unì un complesso legame ventennale. È questo, in molteplici sensi, un libro di confine: tra la biografia romanzata, il poema e il saggio critico (che la Woolf mima con divertita disinvoltura secondo la tecnica proustiana del pastiche), ambientato tra l’epoca elisabettiana e quella contemporanea, che il libro attraversa con ironica incisività, giocato sull’intercambiabilità e l’interazione dei sessi del personaggio protagonista, incarnazione dell’androginia prediletta dalla Woolf, simbolo della libertà interiore e della completezza creativa propria dell’artista. «Orlando è un moderno mito, una metafora brillante e nostalgica del desiderio di fama e d’amore, delle illusioni, dell’immortalità e della caducità connaturate alla vita umana» (Maura Del Serra).
(Newton Compton)

Da questo romanzo il film Orlando per la regia di Sally Potter (1992)