Il padiglione sulle dune – Robert L. Stevenson

Da giovane amavo la solitudine

Incipit Il padiglione sulle dune

Da giovane amavo la solitudine: m’ero imposto come punto d’onore la vita di un eremita che basta a se stesso. Posso dire di non aver avuto né amici né conoscenti finché incontrai quella compagna che poi divenne mia moglie e madre dei miei figli. Avevo una certa dimestichezza soltanto con una persona e questa era R. Northmour di Graden Easter, in Scozia. Avevamo fatto conoscenza all’università e per quanto non ci fosse gran simpatia fra noi, anzi nemmeno cordialità, eravamo di umore così affine, che non ci fù difficile trovare un comune terreno d’intesa. Ci credevamo nati per una vita da misantropi, anche se poi mi sono accorto che eravamo solo due giovani selvatici. Non potrei dire che fosse amicizia, la nostra, ma piuttosto una maniera di convivere nella selvatichezza.
(Narra come m’accampai nella macchia costiera di Granden e scorsi un lume nel padiglione)

Incipit tratto da:
Titolo: Il padiglione sulle dune
Autore: Robert Louis Stevenson
Traduzione: Attilio Brilli
Titolo originale: The pavilion on the links
Casa editrice: Mondadori

Libri di Robert L. Stevenson

Copertine di Il padiglione sulle dune di Robert L. Stevenson

Incipit The pavilion on the links

I was a great solitary when I was young. I made it my pride to keep aloof and suffice for my own entertainment; and I may say that I had neither friends nor acquaintances until I met that friend who became my wife and the mother of my children. With one man only was I on private terms; this was R. Northmour, Esquire, of Graden Easter, in Scotland. We had met at college; and though there was not much liking between us, nor even much intimacy, we were so nearly of a humour that we could associate with ease to both. Misanthropes, we believed ourselves to be; but I have thought since that we were only sulky fellows. It was scarcely a companionship, but a coexistence in unsociability. Northmour’s exceptional violence of temper made it no easy affair for him to keep the peace with any one but me; and as he respected my silent ways, and let me come and go as I pleased, I could tolerate his presence without concern. I think we called each other friends.
(Tells How I Camped in Graden Sea-Wood, and Beheld a Light in the Pavilion)

Incipit tratto da:
Title: The pavilion on the links
Author: Robert Louis Stevenson
Publisher: eBooks@Adelaide
Language: English

Quarta di copertina / Trama

“Il padiglione sulle dune”, iniziato a Londra nel 1878 e concluso a Monterey, in California, due anni dopo, fu definito dal suo autore ‘un vasto lavoro di carpenteria in nove capitoli e non so quante scene’. Cassilis e Northmour si trovano a difendere loro malgrado il padre della ragazza che entrambi amano, il disonesto banchiere Bernard Huddlestone, in fuga con i soldi sottratti ai carbonari italiani. E così, mentre quel remoto angolo della Scozia in cui si compie la vicenda va man mano infittendosi delle apparizioni sinistre e minacciose degli italiani in cerca di vendetta, il racconto di Stevenson diviene sempre più un bellissimo apologo sul coraggio e sulla viltà, sulla sete di ricchezza e sul bisogno di amore.
(Ed. Passigli)

Cronologia opere e bibliografia di Robert L. Stevenson