Le piccole memorie – José Saramago

Incipit Le piccole memorie - José Saramago

Incipit Le piccole memorie

Il paese lo chiamano Azinhaga, si trova lì per così dire sin dagli albori della nazionalità (aveva già l’enfiteusi nel tredicesimo secolo), ma di quella stupenda vetustà non è rimasto nulla, se non il fiume che gli passa proprio accanto (sin dalla creazione del mondo, immagino) e che, fino a dove giungono i miei pochi lumi, non ha mai cambiato rotta, malgrado sia uscito dai suoi argini un’infinità di volte. A meno di un chilometro dalle ultime case, verso sud, l’Almonda, è così che si chiama il fiume del mio paese, si incontra con il Tago, a cui (o al quale, se mi è permessa la licenza) in tempi ormai andati dava aiuto, nella misura delle sue portate limitate, per allagare la golena quando le nubi riversavano quaggiù le piogge torrenziali dell’inverno e le chiuse a monte, pletoriche, congestionate, erano costrette a scaricare l’eccesso d’acqua accumulata. La terra è pianeggiante, liscia come il palmo della mano, senza alcun accidente orografico degno di tal nome, se qualche spalletta qua e là si fosse alzata sarebbe servita piuttosto a indirizzare la corrente laddove causasse meno danno che non a contenere l’impeto possente delle piene. Sin da epoche tanto lontane la gente nata e vissuta nel mio paese ha imparato a negoziare con i due fiumi che hanno finito per modellarne il carattere, l’Almonda, che scivola ai suoi piedi, il Tago, poco più giù, seminascosto dietro la muraglia di pioppi, frassini e salici che ne segue il corso, e l’uno e l’altro, per buone o cattive ragioni, onnipresenti nella memoria e nelle conversazioni delle famiglie.

Incipit tratto da:
Titolo: Le piccole memorie
Autore: José Saramago
Traduzione: Rita Desti
Titolo originale: As pequenas memorias
Casa editrice: Einaudi

Libri di José Saramago

Le piccole memorie – José Saramago

Quarta copertina/Trama

José Saramago è rimasto molto legato al bambino che era, ed egli stesso si sorprende della quantità di ricordi che serba dell’infanzia e dell’adolescenza. “Le piccole memorie” copre i primi quindici anni della sua vita, dalla nascita, nel 1922, nel paese di Azinhaga, nel Ribatejo, agli studi nella scuola industriale di Lisbona. Ricorda il convivio con il nonno contadino, un uomo saggio e analfabeta, con il quale imparò a badare ai maiali e a osservare la Via Lattea. Parla del trasferimento a Lisbona, dove il padre va a lavorare come agente di pubblica sicurezza, e dove la famiglia andrà ad abitare in piccole stanzette di quartieri popolari, sempre all’ultimo piano, perché dagli affitti più a buon mercato. Altri ricordi rivelano la fonte di ispirazione di futuri romanzi, come la gita a Mafra, che avrebbe dato lo spunto, mezzo secolo dopo, all’ambiente di “Memoriale del convento”; o le ricerche all’anagrafe, in cerca dei certificati del fratello Francisco morto in tenera età, che avrebbero fornito materiale per l’impiegato della Conservatoria del Registro di Tutti nomi.
(Ed. Einaudi)

Incipit Le piccole memorie - José Saramago

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