Per un’Apocalisse più svelta – Aldo Busi

Incipit Per un’Apocalisse più svelta

Le sento: convocate da un cordiale venticello messaggero d’amore, le donne premono sulle tempie, attorno alla fronte, dietro la nuca, sotto il pomo d’Adamo, si fanno grandi elettrici dei miei polpastrelli digitanti di preferenza la vita che non ha asilo di parola; le donne vogliono essere tolte da me dall’angolo del castigo e prese in considerazione non più di sfuggita o il tempo di impartirgli un ordine, e non posso dirgli che si sono sbagliate a rivolgersi a me, che in questo sono un uomo frettoloso e superficiale, misogino come tutti, e che i miei polpastrelli non sono fatti per sentirle in modo poi tanto diverso dagli altri maschi o addirittura in modo speciale – “polpastrelli”, che parola buffa, esiste davvero una parola così? e sarebbero proprio i miei, menestrelli della polpa umana più sottopelle, quelli più adatti a raccontare per iscritto gli arcani della carne delle donne? Io non credo, visto che persisto a sovrapporre alla sessualità della donna le doglie della madre, e sono almeno vent’anni che non sono più le due facce della stessa medaglia ma due medaglie ben distinte e che le donne, se vogliono, possono scopare un uomo come un uomo, cioè senza alcun senno di poi, a parte mettere l’antiruggine e l’antigelo ogni tanto alla spirale.

Incipit tratto da:
Titolo: Per un’Apocalisse più svelta
Autore: Aldo Busi
Casa editrice: Bompiani

Libri di Aldo Busi

Copertina di Per un’Apocalisse più svelta di Aldo Busi

Quarta di copertina / Trama

Ormai, quasi alla fine della corsa verso il secondo millennio, gli uomini sono stati superati: sessualmente senz’altro, e forse anche nel campo politico e sociale. L’Apocalisse delle coscienze è ormai prossima: tanto vale renderla più svelta, accelerando un giorno del Giudizio da cui l’umanità potrebbe rispuntare depurata da ogni falsa credenza e pronta a riconoscersi per quel che è.
(Ed. Bompiani)

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