Un po’ più in là sulla destra – Fred Vargas

Incipit Un po’ più in là sulla destra

– E che cavolo combini da queste parti ?
Alla vecchia Marthe piaceva fare quattro chiacchiere. Quella sera non aveva avuto soddisfazione e si era accanita sulle parole crociate, al bancone, con il proprietario. Il proprietario era un buon diavolo, ma irritante quando faceva le parole crociate. Dava risposte assurde, non rispettava la definizione, non teneva conto delle caselle. Eppure avrebbe potuto rendersi utile, era un asso in geografia, stranamente, perché non aveva mai messo piede fuori da Parigi, come Marthe del resto. Scorre in Russia, due lettere, verticale; il proprietario aveva proposto “lenissei”.

Incipit tratto da:
Titolo: Un po’ più in là a destra
Autrice: Fred Vargas
Traduzione: Margherita Botto
Titolo originale: Un peu plus loin sur la droite

Libri di Fred Vargas

Copertine di Un po’ più in là a destra di Fred Vergas

Incipit Un Peu Plus Loin sur la Droite

– Et qu’est-ce que tu fous dans le quartier?
La vieille Marthe aimait discuter le coup. Ce soir, elle n’avait pas eu son compte et elle s’était acharnée sur un mots croisés, au comptoir, avec le patron. Le patron était un brave type mais exaspérant pour les mots croisés. Il répondait à coté, il ne respectait pas la consigne, il ne s’adaptait pas à la grille. Pourtant il aurait pu servir, il était calé en géographie, ce qui était curieux parce qu’il n’avait jamais quitté Paris, pas plus que Marthe. Coule en Russie en deux lettres vertical, le patron avait proposé “Ienisseï”.

Incipit tratto da:
Titre: Un peu plus loin sur la droite
Auteur: Fred Vargas
Editeur: Viviane Hamy
Langue: Français

Quarta di copertina / Trama

Mentre è in appostamento su una panchina Louis Kehlweiler, detto il Tedesco, trova per terra un frammento di osso umano. Una traccia perduta dentro la città. All’apparenza ormai definitivamente. Eppure Kehlweiler la segue, con i suoi due aiutanti, Marc e Mathias. La segue con ostinazione e ossessione fino ad arrivare in un piccolo villaggio della Bretagna.
Qui trova un collezionista di macchine per scrivere, fanatico di qualsiasi meccanismo ben oliato, un sindaco pavido e untuoso che non vuole problemi, un losco individuo ferocemente razzista, pronto a tutto pur di diventare sindaco lui. Con la pazienza e la fredda ferocia dell’indagatore, Kehlweiler toglie la maschera a tutti e ricostruisce la storia, le sue follie, le sue mostruosità. Inseguendo le tracce. Come chi scrive.
(Ed. Einaudi; Super ET)

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