La scimmia di pietra – Jeffery Deaver

Erano le ombre, erano i disperati.

Incipit La scimmia di pietra

Erano le ombre, erano i disperati.
Per i trafficanti di esseri umani — le teste di serpente — che li trasportavano attraverso il mondo come merce avariata erano i ju-jia, i maialini.
Per gli agenti dell’Ufficio Immigrazione americano che intercettavano le loro navi, che li arrestavano e li rimpatriavano erano gli irregolari.
Erano uomini e donne pieni di speranza. Che stavano abbandonando case e famiglie e tradizioni millenarie per la dura certezza degli anni rischiosi e pieni di fatiche che li attendevano.
Uomini e donne che avevano solo remote possibilità di mettere radici in un luogo in cui le loro famiglie avrebbero potuto prosperare, in cui la libertà e il denaro e la soddisfazione, cosi si diceva, erano comuni quanto la luce del sole e la pioggia.
Erano il fragile carico del capitano Sen Zijun.

Incipit tratto da:
Titolo: La scimmia di pietra
Autore: Jeffery Deaver
Traduzione: Maura Parolini e Matteo Curtoni
Titolo originale: The Stone Monkey
Casa editrice: Rizzoli

Libri di Jeffery Deaver

Copertine di La scimmia di pietra di Jeffery Deaver

Incipit The Stone Monkey

They were the vanished, they were the unfortunate.
To the human smugglers — the snakeheads — who carted them around the world like pallets of damaged goods, they were ju-jia, piglets.
To the American INS agents who interdicted their ships and arrested and deported them they were undocumenteds.
They were the hopeful. Who were trading homes and family and a thousand years of ancestry for the hard certainty of risky, laborious years ahead of them.
Who had the slimmest of chances to take root in a place where their families could prosper, where freedom and money and contentment were, the story went, as common as sunlight and rain.
They were his fragile cargo

Incipit tratto da:
Title: The Stone Monkey
Author: Jeffery Deaver
Publisher: Pocket Books
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Kwan Ang, noto come “lo Spettro” nel mondo del crimine organizzato cinese, è uno spietato trafficante di uomini, braccato dalla polizia di New York, dall’FBI e dall’Ufficio Immigrazione. Ora si sta avvicinando a Long Island per sbarcare un carico di clandestini. Grazie a una brillante intuizione di Lincoln Rhyme, la Guardia Costiera riesce a localizzare per tempo la nave, ma il malvivente non esita a farla esplodere, con tutti i suoi disperati passeggeri a bordo. Qualcuno però è scampato al naufragio e potrebbe testimoniare contro di lui. Kwan Ang deve assolutamente eliminare i superstiti. Sulla sua strada ci sono Lincoln e Amelia, decisi a raggiungere prima di lui le potenziali vittime, affiancati da un enigmatico collega giunto dall’Estremo Oriente. Una partita di astuzia e logica che dura quarantotto ore, prima del drammatico confronto finale.
(Ed. Rizzoli; BUR)

Cronologia opere e bibliografia di Jeffery Deaver