La stanza della morte – Jeffery Deaver

Il bagliore lo turbava.

Incipit La stanza della morte

Il bagliore lo turbava.
Un riflesso, bianco, forse giallo pallido, in lontananza.
Veniva dall’acqua, o dalla striscia di terra di fronte a quella tranquilla baia turchese?
Ma lì non poteva esserci alcun pericolo. Si trovava in uno splendido, isolato resort. Al riparo dai riflettori dei media e dallo sguardo dei nemici. Roberto Moreno strizzò gli occhi e guardò dalla finestra. Non aveva ancora compiuto quarant’anni, ma la sua vista non era buona. Spinse gli occhiali più in alto sul naso per studiare il panorama: il giardino davanti alla finestra della suite, la stretta striscia di spiaggia candida, il mare azzurro-verde in quieto movimento. Meraviglioso, isolato e protetto. Niente imbarcazioni in vista. E anche se un nemico armato di fucile avesse scoperto che lui era in quel luogo e si fosse spinto non visto tra gli stabilimenti industriali fino allo sputo di terra a quasi due chilometri da lì, oltre quel braccio d’acqua, la distanza e l’inquinamento che offuscavano la vista avrebbero reso impossibile qualsiasi tentativo di colpirlo.
Niente più bagliori, niente più riflessi.
Sei al sicuro. Certo.

Incipit tratto da:
Titolo: La stanza della morte
Autore: Jeffery Deaver
Traduzione: Seba Pezzani e Fabrizio Siracusa
Titolo originale: The Kill Room
Casa editrice: Rizzoli

Libri di Jeffery Deaver

Copertine di La stanza della morte di Jeffery Deaver

Incipit The Kill Room

The flash of light troubled him.
A glint, white or pale yellow, in the distance.
From the water? From the strip of land across the peaceful turquoise bay?
But here, there could be no danger. Here, he was in a beautiful and isolated resort. Here, he was out of the glare of media and the gaze of enemies.
Roberto Moreno squinted out the window. He was merely in his late thirties but his eyes were not good and he pushed the frames higher on his nose and scanned the vista—the garden outside the suite’s window, the narrow white beach, the pulsing blue-green sea. Beautiful, isolated…and protected. No vessels bobbed within sight. And even if an enemy with a rifle could have learned he was here and made his way unseen through the industrial plants on that spit of land a mile away across the water, the distance and the pollution clouding the view would have made a shot impossible.
No more flashes, no more glints.
You’re safe. Of course you are.

Incipit tratto da:
Title: The Kill Room
Author: Jeffery Deaver
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Lincoln Rhyme torna in scena, sulla scena del crimine, naturalmente: che questa volta si trova alle Bahamas ed è la stanza d’albergo in cui un cecchino ha ucciso Robert Moreno, cittadino americano, noto attivista a favore dei diritti dei popoli del Sud America. L’omicidio è stato commissionato dal governo degli Stati Uniti per sventare i piani terroristici dell’uomo, ma i primi accertamenti rivelano che Moreno stava preparando una manifestazione pacifica e non un attentato. Per Nance Laurel, rigida viceprocuratore distrettuale animata da una totale, quasi fanatica dedizione al suo mestiere, l’organizzazione che ha eliminato Moreno e altri due innocenti deve essere inchiodata alle sue responsabilità. Rhyme e la sua partner Amelia Sachs indagano seguendo la scienza e l’intuito, com’è loro abitudine. Ma ai Caraibi le tracce lasciate dal cecchino svaniscono appena prima che Rhyme le riesca ad analizzare, e la polizia locale non sembra ansiosa di collaborare. Rimasta a New York, Amelia Sachs segue una pista parallela ripercorrendo gli ultimi giorni di Moreno da vivo: e le sue intuizioni si rivelano così esatte da farle correre pericoli sempre più alti. Nelle pieghe del caso si annida anche un killer con la passione per l’alta cucina, che sa usare da virtuoso i suoi sofisticati coltelli; e intanto nella Stanza della Morte vengono prese decisioni che ancora una volta rischiano di confondere colpevoli e innocenti.
(Ed. Rizzoli; Narrativa Straniera)

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