Satana a Goray – Isaac B. Singer

Nell’anno 1648, il malvagio atamano ucraino Bogdan Chmelnicki e i suoi seguaci assediarono la città di Zamosc, ma non riuscirono ad espugnarla perché era saldamente fortificata

Incipit Satana a Goray

Nell’anno 1648, il malvagio atamano ucraino Bogdan Chmelnicki e i suoi seguaci assediarono la città di Zamosc, ma non riuscirono ad espugnarla perché era saldamente fortificata; i contadini haidamak ribelli proseguirono, portando distruzioni e stragi a Tomaszów, Bilgoray, Krasnik, Turbin, Frampol… e a Goray, inoltre, la cittadina situata tra i monti in capo al mondo. Ovunque massacrarono, scorticarono vivi gli uomini, assassinarono i bimbetti, violentarono le donne, e in seguito ne scartarono il ventre per cucirvi dentro i gatti. Molti fuggirono a Lublino, molti si fecero battezzare, ovvero vennero venduti come schiavi. Goray, nota un tempo per i suoi studiosi e uomini di talento, rimase completamente deserta. La piazza del mercato, ove giungevano per la fiera i contadini da ogni parte, venne invasa dalle erbacce, la casa di preghiera e la casa di studio erano colme dello sterco lasciatovi dai cavalli che i soldati vi avevano riparato. Quasi tutte le case di abitazione erano state rase al suolo dagli incendi. Per settimane dopo la distruzione di Goray, cadaveri giacquero abbandonati in ogni viuzza, e nessuna li seppellì. Cani selvatici ne azzannavano gli arti smembrati, e avvoltoi e corvi si saziavano di carne umana. La manciata di superstiti abbandonò la cittadina e si allontanò vagabondando. Sembrava che Goray avesse cessato di esistere per sempre.

Incipit tratto da:
Titolo: Satana a Goray
Autore: Isaac B. Singer
Traduzione: Bruno Oddera
Titolo originale: Satan in Goray
Casa editrice: Longanesi

Libri di Isaac B. Singer

Copertine di Satana a Goray di Isaac B. Singer

Quarta di copertina / Trama

Polonia, 1665. A Goray, un remoto villaggio nei pressi di Lublino, Rabbi Benish guida con ortodossa disciplina una piccola comunità di ebrei, sopravvissuta ai massacri di una feroce ataman cosacco. La sonnecchiosa tranquillità della cittadina viene un giorno turbata dall’arrivo inaspettato di un venditore ambulante. Reb Itche Mates, che annuncia la comparsa dell’atteso Messia, Sabbatai Zevi, destinato a condurre il popolo eletto nella nuova Gerusalemme. Invano Rabbi Benish tenta di contrastare l’euforia dei suoi concittadini per colui che alla fine si rivelerà un falso profeta. Intanto, a Goray, cominciano a verificarsi strani prodigi, mentre la discordia s’insinua tra i membri della comunità sempre più divisa tra l’estasi mistica e la lascivia. E lecose precipitano definitivamente quando in paese giunge il macellatore ritule Reb Gedaliya, pratico di magia e di cabala, che s’invaghisce di Rachele, la moglie di Reb Itche Mates, facendola precipitare in un baratro di lussuria e turpitudine. Il cammino verso la sciagura è ineluttabile…
Atmosfera medievale, struttura epica, tono distaccato e stile classico: sono questi gli elementi che fanno del primo romanzo di Isaac Bashevis Singer, pubblicato nel 1935, un’opera già matura, in cui il rapporto tra la fede e scetticismo, i vari registri espressivi e il tema dello smarrimento di fronte all’incerto divenire della vita, appaiono dispiegati con forza ed evidenza.
(Ed.TEA)

Ordine cronologico opere e bibliografia di Isaac Bashevis Singer