Una stagione selvaggia – Joe R. Lansdale

Incipit Una stagione selvaggia – Joe R. Lansdale

Incipit Una stagione selvaggia

Quel pomeriggio in cui tutto cominciò ero nel grande campo dietro casa con il mio buon amico Leonard Pine. Io avevo in mano il calibro dodici e lui lanciava in aria i piattelli.
– Lancia, – dissi. Leonard lanciò, un altro piattello partì verso il cielo, io scattai con il fucile e lo centrai in pieno.
– Ragazzi, – disse Leonard, – non ti capita mai di mancarne uno?- Solo se lo faccio apposta.
Era un bel po’ che preferivo tirare al piattello invece di sparare agli uccelli in carne e ossa. Uccidere non mi piaceva più, ma sparare mi divertiva ancora. Prendere la mira, premere l grilletto, sentire il rinculo e vedere il bersaglio esplodere in mille pezzi dava una soddisfazione tutta speciale.

Incipit tratto da:
Titolo: Una stagione selvaggia
Autore: Joe R. Lansdale
Traduzione: Costanza Prinetti
Titolo originale: Savage season
Casa editrice: Einaudi

Libri di Joe R. Lansdale

Una stagione selvaggia - Joe R. Lansdale

Incipit Savage Season

I was out back of the house in the big field with my good friend Leonard Pine the afternoon it started. Me with the twelve gauge and him pulling the birds.
“Pull,” I said, and Leonard did, and another clay bird took to the sky and I jerked the gun up and cut it down.
“Man,” Leonard said, “don’t you ever miss?”
“Just on purpose.”
I’d switched to clay birds in favor of the real ones a long time back. I didn’t like to kill anything now, but I still enjoyed the shooting. Getting the bead on something and pulling the trigger and feeling the kick on my shoulder and watching the target blow apart had its own special satisfaction.

Incipit tratto da:
Title: Savage Season
Author: Joe R. Lansdale
Publisher: Vintage Books
Language: English
Incipit Una stagione selvaggia – Joe R. Lansdale

Quarta di copertina / Trama

Hap ha rinunciato da tempo a salvare il mondo: la sua unica preoccupazione è vivere tranquillo, tra chiacchiere oziose e interminabili bevute con l’inseparabile Leonard. Ma il grande sogno degli anni Sessanta gli è rimasto incollato addosso perché non ha mai dimenticato Trudy, la bionda con cui aveva giocato a fare la rivoluzione. Quando Trudy ricompare nella sua vita, chiedendogli di recuperare il bottino di una rapina in banca, accetta l’incarico finendo però a capofitto in una spirale di violenza alla quale potrà sottrarsi soltanto con l’aiuto di Leonard. Quei soldi fanno gola a molti, e c’è chi è disposto a tutto pur di non dover dividere il malloppo…
Lansdale accompagna il lettore tra paludi melmose e palazzi fatiscenti, ormai accerchiati dalla nuova America dei centri commerciali e degli immensi parcheggi di cemento. E già dispensa a piene mani quel misto di umorismo sardonico e sottile nostalgia, di idealismo e disillusione che ha fatto di Hap Collins e Leonard Pine una coppia di detective tra le più affascinanti e amate degli ultimi anni.
(Ed. Einaudi; Stile Libero Noir)

Cronologia opere e bibliografia di Joe R. Lansdale