La terra della mia anima – Massimo Carlotto

Incipit La terra della mia anima - Massimo Carlotto

Incipit La terra della mia anima

Milano, via Novara 125. Sono nato lì poco prima che Mussolini annunciasse agli italiani la dichiarazione di guerra. Il primo ricordo della mia infanzia è un bue in mezzo al cortile. Era notte e la bestia era circondata da un sacco di gente che parlava sottovoce. C’era anche mia madre. Poi all’improvviso il bue strizzò gli occhi e cadde a terra. Pochi minuti dopo era stato squartato e la gente si allontanava in fretta e in silenzio con pezzi di carne avvolti in fogli di giornale. Del bue rimase solo una grande chiazza di sangue. La cosa che ricordo meglio di quegli anni è la fame. Per fortuna avevo una bella voce e andavo in giro per le osterie di Milano, con Nanni che suonava l’armonica e io cantavo le canzoni dei partigiani e Bandiera rossa. Alla fine giravo tra i tavoli con il cappello in mano. Nanni i soldi se li beveva tutti, io i miei li davo alla mamma. Nanni era veneto ed era arrivato a Milano con i partigiani. La prima volta che l’avevo visto aveva il mitra e il fazzoletto rosso della brigata Garibaldi al collo. Per un po’ si era fermato. Poi un bel giorno se n’era andato e io avevo smesso di cantare. Ma non l’ho mai dimenticato. È stato lui, per primo, a parlarmi della montagna. E della guerra partigiana fatta di agguati, fughe, rappresaglie, rastrellamenti ma anche di amicizia, coraggio, eroismo. E di vigliaccheria e tradimenti. Raccontava sempre la storia di una ragazza di cui si era innamorato che portava messaggi e rifornimenti e che era stata fucilata dai repubblichini. Quando era ubriaco diceva sempre che posti così belli non meritavano la guerra. E con le lacrime che gli rigavano le guance mi descriveva boschi, torrenti, animali.

Incipit tratto da:
Titolo: La terra della mia anima
Autore: Massimo Carlotto
Casa editrice: e/o
Qui è possibile leggere le prime pagine di La terra della mia anima

La terra della mia anima - Massimo Carlotto

Quarta di copertina / Trama

La terra della mia anima racconta la vita, quella vera, di un personaggio già noto ai lettori di Massimo Carlotto: Beniamino Rossini. Dopo essere stato compagno di avventure dell’Alligatore in cinque romanzi, il vecchio Rossini ha deciso, quando ha saputo di essere gravemente malato, di raccontare la sua “malavita” e di farlo nella forma di un romanzo di avventure scritto dal suo amico Massimo.
La storia parte dall’immediato dopoguerra e arriva quasi ai giorni nostri, dalla Milano liberata dai partigiani al confine con la Svizzera, dal Libano a Malta, da Venezia alla Croazia della recente guerra civile. Storie di contrabbando. Storie di rapine. Storie di donne e uomini. Per Rossini la terra della mia anima è la frontiera, luogo di avventura per eccellenza ma anche di amicizie, amori, tradimenti, passioni politiche.
(Ed. e/o; Tascabili)

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