Tre volte all’alba – Alessandro Baricco

Incipit Tre volte all’alba – Alessandro Baricco

Incipit Tre volte all’alba

C’era quell’albergo, di un’eleganza un po’ appannata. Probabilmente era stato in grado, in passato, di mantenere certe promesse di lusso e garbo. Aveva ad esempio una bella porta girevole in legno, un particolare che sempre inclina alle fantasticherie.
Fu da lì che una donna entrò, a quell’ora strana della notte, apparentemente pensando ad altro, appena scesa da un taxi. Indossava solo un abito da sera giallo, piuttosto scollato, e neppure una sciarpa leggera sulle spalle: la cosa le dava l’aria intrigante di coloro a cui è successo qualcosa. Aveva una sua eleganza nel muoversi, ma anche sembrava un’attrice appena rientrata dietro le quinte, sollevata dall’obbligo di recitare e tornata in un qualche se stessa, più sincero. Così aveva un modo di mettere i passi, di poco più stanco, e di reggere la minuscola borsetta, quasi un lasciarla. Non era più tanto giovane, ma questo le donava, come succede talvolta alle donne che non hanno mai avuto dubbi sulla propria bellezza.

Incipit tratto da:
Titolo: Tre volte all’alba
Autore: Alessandro Baricco
Casa editrice: Feltrinelli
Qui è possibile leggere le prime pagine di Tre volte all’alba

Tre volte all’alba – Alessandro Baricco

Quarta di copertina / Trama

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Venga, le ho detto.
Perché?
Guardi fuori, è già l’alba.
E allora?
È ora che lei torni a casa a a dormire.
Cosa centra che ora è, sono mica una bambina.
Non è questione di ore, è una questione di luce.
Che cavolo dice?
È la luce giusta per tornare a casa, è fatta apposta per quello.
La luce?
Non c’è luce migliore per sentirsi puliti. Andiamo.
(Ed. Feltrinelli; Narratori)

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