Incipit L’ultima amante di Hachiko
Qui è possibile leggere le prime pagine di L’ultima amante di HachikoNon che odiassi particolarmente la vita, eppure la visuale che si rifletteva nei miei occhi era sempre lontana e sfumata come in un sogno. Percepivo le cose in modo innaturale, estremamente vicine o remote.
Incipit tratto da:
In quel periodo, l’unica persona che nel mio mondo riuscisse a vedere a colori, l’unica che parlasse una lingua che le mie orecchie erano in grado di decifrare senza fatica, era Hachi.
Pertanto, i momenti che trascorrevo in sua compagnia nell’arco della giornata erano anche gli unici in cui riuscivo a stare con me stessa.
Si trattava di rendez-vous tristi e brevi, ma che erano anche germogli in cui si celava ogni cosa.
Per crescere alla svelta, in un modo così libero da apparire voluttuoso, diretta verso la luce del sole.
Titolo: L’ultima amante di Hachiko
Autrice: Banana Yoshimoto
Traduzione: Alessandro Giovanni Gerevini
Titolo originale: Hachiko no siago no koibito
Casa editrice: Feltrinelli
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Quarta di copertina / Trama
Il Giappone delle sette religiose, l’India dell’ascesi e della pace interiore, il richiamo dell’Italia, terra di artisti. Sono questi gli elementi decisivi che fanno da sfondo alla delicata educazione sentimentale narrata da Banana Yoshimoto in questo onirico e toccante romanzo di formazione. Mao è una ragazzina che vive in una comunità religiosa sorta attorno alla carismatica figura della nonna veggente. Ma la setta, dopo la morte della fondatrice, si è trasformata in una disordinata accolita di esaltati paranoici. Mao, dotata di qualche potere sovrannaturale e di un singolare talento artistico, se ne allontana e va a vivere con Hachi, al quale la legano una profetica promessa e una passione smemorante. Hachi, però, ha deciso di tornare nel suo paese di adozione, l’India, per un ritiro spirituale destinato a durare tutta una vita. L’inevitabile fine della storia d’amore, e forse della giovinezza, è siglata dal sogno di un appuntamento (l’ultimo) davanti alla celebre statua del cagnolino Hachiko e dall’albeggiare di una rinnovata percezione dell’esistenza e di un più maturo equilibrio.
(Ed. Feltrinelli; Universale Economica)