Il vampiro Marius – Anne Rice

Si chiamava Thorne.

Incipit Il vampiro Marius

Si chiamava Thorne. Nell’antico linguaggio delle rune il suo nome era più lungo – Thornevald – ma quando divenne un bevitore di sangue, fu abbreviato. Ed era Thorne anche adesso, secoli più tardi, mentre stava sdraiato e sognava nella sua caverna in mezzo al ghiaccio.
Quando arrivò per la prima volta nella terra glaciale sperava di dormire in eterno, ma di tanto in tanto veniva destato dalla sete di sangue, allora, grazie alla facoltà di volare, si innalzava nell’aria e andava in cerca dei cacciatori delle nevi.
Si cibava di loro, badando di non prendere mai troppo sangue per evitare che qualcuno morisse a causa sua. Quando aveva bisogno di pellicce e stivali prendeva da loro anche quelli, poi tornava nel suo nascondiglio.

Incipit tratto da:
Titolo: Il vampiro Marius
Autrice: Anne Rice
Traduzione: Sara Caraffini
Titolo originale: Blood and Gold
Casa editrice: TEA

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Copertine di Il vampiro Marius di Anne Rice

Incipit Blood and Gold

His name was Thorne. In the ancient language of the runes, it had been longer–Thornevald. But when he became a blood drinker, his name had been changed to Thorne. And Thorne he remained now, centuries later, as he lay in his cave in the ice, dreaming. When he had first come to the frozen land, he had hoped he would sleep eternally. But now and then the thirst for blood awakened him, and using the Cloud Gift, he rose into the air, and went in search of the Snow Hunters.
He fed off them, careful never to take too much blood from any one so that none died on account of him. And when he needed furs and boots he took them as well, and returned to his hiding place.

Incipit tratto da:
Title: Blood and Gold
Author: Anne Rice
Publisher: Ballantine Books
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Si chiamava Thorne e da secoli dormiva in una caverna tra i ghiacci. Finché un giorno il suo sonno millenario fu lacerato da urla di orrore e di morte: si era risvegliata una regina che proclamava di racchiudere in sé il Sacro Nucleo della sua stirpe e aveva cominciato ad annientare tutti i bevitori di sangue della Terra. Thorne, grazie alle sue doti medianiche, avvertì le loro grida, attraverso i loro occhi vide la crudeltà con cui la malvagia creatura li eliminava e decise che era giunto il momento per lui di ritornare nel mondo. Doveva fermare quell’orrore, e per farlo doveva trovare lui, l’immortale. E lo incontrò in una fumosa taverna: Marius, antico mentore di Lestat e amante di Pandora, il vampiro che per secoli aveva protetto i Sacri Genitori della loro razza dannata, il solo in grado di spiegargli ogni cosa sin dall’inizio, benché sapesse che la conoscenza non avrebbe potuto, in ogni caso, garantirgli la salvezza.
(TEA; TEAdue)

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