Le vergini suicide – Jeffrey Eugenides

Incipit Le vergini suicide - Jeffrey Eugenides

Incipit Le vergini suicide

La mattina che si uccise anche l’ultima figlia dei Lisbon (stavolta toccava a Mary: sonniferi, come Therese) i due infermieri del pronto soccorso entrarono in casa sapendo con esattezza dove si trovavano il cassetto dei coltelli, il forno a gas e la trave del seminterrato a cui si poteva annodare una corda. Scesero dall’ambulanza, con quella che come al solito ci sembrò una lentezza esasperante, e il più grasso disse sottovoce: «Mica siamo in TV, gente: più presto di così non si può». Stava spingendo a fatica le apparecchiature per la rianimazione accanto ai cespugli cresciuti a dismisura, sul prato incolto che tredici mesi prima, all’inizio di quella brutta storia, era perfettamente curato.
Ad aprire la serie era stata Cecilia, la minore, di tredici anni appena, che si era tagliata le vene nella vasca da bagno come uno Stoico. Quando la trovarono, a galla in quella pozza rosea, gli occhi gialli di un’invasata e il corpo minuto che emanava l’odore di una donna adulta, aveva un’aria così placida che i due soccorritori, spaventati, erano rimasti immobili, come stregati. Ma poi la signora Lisbon aveva fatto il suo ingresso, gridando, e la realtà concreta della stanza aveva ripreso il sopravvento: c’era del sangue sul tappetino, e il rasoio del signor Lisbon chiazzava l’acqua del water in cui era immerso. I due infermieri estrassero Cecilia dal bagno caldo, che aggravava l’emorragia, e le applicarono un laccio emostatico sul braccio. I capelli bagnati le ricadevano sulla schiena; mani e piedi erano già cianotici. Non pronunciò nemmeno una parola, ma nel disgiungerle le mani si scoprì che stringevano su quel seno in boccio un’immagine plastificata della Vergine.

Incipit tratto da:
Titolo: Le vergini suicide
Autore: Jeffrey Eugenides
Traduzione: Cristina Stella
Titolo originale: The Virgin Suicides
Casa editrice: Mondadori
Qui è possibile leggere le prime pagine di Le vergini suicide

Le vergini suicide - Jeffrey Eugenides

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Incipit The Virgin Suicides

On the morning the last Lisbon daughter took her turn at suicide-it was Mary this time, and sleeping pills, like Therese-the two paramedics arrived at the house knowing exactly where the knife drawer was, and the gas oven, and the beam in the basement from which it was possible to tie a rope. They got out of the EMS truck, as usual moving much too slowly in our opinion, and the fat one said under his breath, “This ain’t TV, folks, this is how fast we go.” He was carrying the heavy respirator and cardiac unit past the bushes that had grown monstrous and over the erupting lawn, tame and immaculate thirteen months earlier when the trouble began.

Incipit tratto da:
Title: The Virgin Suicides
Author: Jeffrey Eugenides
Publisher: Time Warner Books
Language: English

Quarta di copertina / Trama

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Un narratore “collettivo”, voce di un gruppo di coetanei maschi, rievoca a vent’anni di distanza la vicenda delle cinque sorelle Lisbon, oggetto proibito della loro adolescenza, avvolte in un’aura di mistero che la tragica fine comune – si sono tutte tolte la vita nel breve spazio di un anno – ha fissato per sempre. Nella memoria di questi antichi, tenacissimi spasimanti, esse divengono il simbolo – accarezzato con una nostalgia che lo scanzonato humour della scrittura non riesce a dissimulare – di una possibilità remota e perduta: l’irruzione di un fremito ignoto nel mondo tranquillo, ordinario, opprimente dell’America suburbana degli anni Settanta. Salutato alla sua uscita, nel 1993, come romanzo-sorpresa dell’anno, Le vergini suicide segna l’esordio folgorante di uno scrittore poco più che trentenne, ma già padrone di uno stile e di un universo letterario affatto personali.
(Ed. Mondadori; Piccola Biblioteca Oscar Mondadori)

Da questo romanzo il film Il giardino delle vergini suicide (The Virgin Suicides) per la regia di Sofia Coppola (1999)