Incipit Si sta facendo sempre più tardi
Mia cara
Incipit tratto da:
credo che il diametro di quest’isola non superi i cinquanta chilometri, al massimo. C’è una strada costiera che la gira tutta in tondo, stretta, spesso a picco sul mare, altrimenti pianeggiando in coste brulle che scendono a solitarie spiaggette di ghiaia orlate di tamerici bruciate dal salino, e in alcune a volte mi fermo. Da una di queste ti parlo, a bassa voce, perché il meriggio e il mare e questa luce bianca ti hanno fatto chiudere le palpebre, stesa qui accanto a me, vedo il tuo seno che si solleva al ritmo pausato della respirazione di chi sta dormendo e non voglio svegliarti.
(Un biglietto in mezzo al mare)
Titolo: Si sta facendo sempre più tardi. Romanzo in forma di lettere
Autore: Antonio Tabucchi
Casa editrice: Feltrinelli
Quarta di copertina / Trama
Con questo romanzo epistolare Tabucchi rinnova un’illustre tradizione narrativa seppure infrangendone i codici e pervertendone il genere. A poco a poco, infatti, ci accorgiamo che qualcosa “non torna” in tutte queste missive: il paesaggio sembra slittare sotto i nostri occhi, i destinatari sembrano sbagliati, i mittenti scomparsi e i tempi capovolti, come se il prima e il dopo si scambiassero di posto e le lettere fossero in anticipo o in ritardo sullo stesso messaggio che recano con sé; e quasi che i destini degli uomini, come vuole il Mito, seguitasse a non incontrarsi, le parole si perdessero vanamente nell’etere e le persone si smarrissero nel labirinto delle loro brevi esistenze. Insomma, come se la vita fosse un film perfetto e irreprensibile di cui è stato sbagliato solo il montaggio.
(Ed. Feltrinelli; Universale Economica)