La paga del sabato – Beppe Fenoglio

Incipit La paga del sabato

Sulla tavola della cucina c’era una bottiglietta di linimento che suo padre si dava ogni sera tornando su dalla bottega, un piatto sporco d’olio, la scodella del sale… Ettore passò a guardare sua madre.
Stava a cucinare al gas, lui le guardò i fianchi sformati, i piedi piatti, quando si chinava la sottana le si sollevava dietro mostrando i grossi elastici subito sopra il ginocchio.
Ettore l’amava.

Incipit tratto da:
Titolo: La paga del sabato
Autore: Beppe Fenoglio
Casa editrice: Einaudi

Libri di Beppe Fenoglio

Copertine di La paga del sabato di Beppe Fenoglio

Quarta di copertina / Trama

La data di composizione di La paga del sabato è quella dei primi libri di Fenoglio, I ventitré giorni della città di Alba e La malora. E di quelle prove convincenti questo compatto romanzo ha il piglio svelto e concreto, quel modo di raccontare per scorci vigorosi, capace di consegnare in poche battute personaggi memorabili. La paga del sabato ci porta all’immediato dopoguerra. Il suo giovane protagonista Ettore, è il tipico disadattato, uscito scontroso e insofferente dalla guerra partigiana, incapace di rassegnarsi alla modesta routine del lavoro subordinato.
Una soluzione, naturalmente, esiste, e coinvolge Ettore in affari poco puliti e molto redditizi, in cui avrà modo di mettere a frutto la sua grinta di «duro», di piccolo Humprey Bogart di paese.
Ma quando, costretto a mettere su famiglia, decide di «ritirarsi» e di mettersi in proprio con un lavoro onesto, un beffardo incidente volge l’epilogo in tragedia.
In forza di una calcolata scelta stilistica, Fenoglio riesce a far lievitare il romanzo alle dimensioni di una ruvida epica paesana. I lettori vi ritroveranno gustosamente prefigurati – e spesso pienamente realizzati – temi, spunti, situazioni delle pagine maggiori dell’«inglese di Alba».
(Ed. Einaundi; Nuovi Coralli)

Cronologia opere e bibliografia di Beppe Fenoglio

Il partigiano Johnny – Beppe Fenoglio

Incipit Il partigiano Johnny

Johnny stava osservando la sua città dalla finestra della villetta collinare che la sua famiglia s’era precipitata ad affittargli per imboscarlo dopo il suo improvviso, insperato rientro dalla lontana, tragica Roma fra le settemplici maglie tedesche. Lo spettacolo dell’8 settembre locale, la resa di una caserma con dentro un intero reggimento davanti a due autoblindo tedesche not entirely manned, la deportazione in Germania in vagoni piombati avevano tutti convinto, familiari ed hangers-on, che Johnny non sarebbe mai più tornato; nella più felice delle ipotesi stava viaggiando per la Germania in uno di quei medesimi vagoni piombati partito da una qualsiasi stazione dell’Italia centrale. Aleggiava intorno a Johnny una vaga, gratuita, ma pleased and pleasing reputazione d’impraticità, di testa tra le nubi, di letteratura in vita…

Incipit tratto da:
Titolo: Il partigiano Johnny
Autore: Beppe Fenoglio
Casa editrice: Eianudi

Libri di Beppe Fenoglio

Copertine di Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio

Quarta di copertina / Trama

Il partigiano Johnny è riconosciuto come il più originale e antiretorico romanzo italiano sulla Resistenza. La storia è quella del giovane studente Johnny, cresciuto nel mito della letteratura e del mondo inglese, che dopo l’8 settembre decide di rompere con la propria vita e di andare in collina a combattere con i partigiani. Una storia simile a quella di molti altri giovani e di molti altri libri scritti sullo stesso argomento. Ma Fenoglio riesce a dare alle avventure e alle passioni di Johnny una dimensione esistenziale ben più profonda e generale. Come ha scritto Dante Isella nel saggio che accompagna questa edizione, «il romanzo di Fenoglio è come il Moby Dick nella letteratura marinara. La sua dimensione etica dilata lo spazio e il tempo dell’azione oltre le loro misure reali», grazie anche a una continua invenzione linguistica.
(Ed. Einaudi; ET)

Cronologia opere e bibliografia di Beppe Fenoglio

Da questo romanzo il film Il partigiano Johnny per la regia di Guido Chiesa (2000)

Una questione privata – Beppe Fenoglio

Incipit Una questione privata

La bocca socchiusa, le braccia abbandonate lungo i fianchi, Milton guardava la villa di Fulvia, solitaria sulla collina che degradava sulla città di Alba.
Il cuore non gli batteva, anzi sembrava latitante dentro il suo corpo.
Ecco i quattro ciliegi che fiancheggiavano il vialetto oltre il cancello appena accostato, ecco i due faggi che svettavano di molto oltre il tetto scuro e lucido. I muri erano sempre candidi, senza macchie né fumosità, non stinti dalle violente piogge degli ultimi giorni. Tutte le finestre erano chiuse, a catenella, visibilmente da lungo tempo.
«Quando la rivedrò? Prima della fine della guerra è impossibile. Non è nemmeno augurabile. Ma il giorno stesso che la guerra finisce correrò a Torino a cercarla. È lontana da me esattamente quanto la nostra vittoria».

Incipit tratto da:
Titolo: Una questione privata
Autore: Beppe Fenoglio
Casa editrice: Einaudi

Libri di Beppe Fenoglio

Copertine di Una questione privata di Beppe Fenoglio

Quarta di copertina / Trama

Milton, giovane partigiano animato da ideali romantici, sospetta l’esistenza di un legame amoroso tra Giorgio, il suo miglior amico, e Fulvia la ragazza per la quale nutre una passione tutta mentale. Scosso da questo sospetto, Milton è colto da un’irriducibile ansia di sapere che copre, in realtà, più inquietanti interrogativi. La ricerca di una verità «privata» si trasforma così nel tentativo di ritrovare un senso, per quanto labile e limitato, in un mondo stravolto dalla guerra, privo di valori e di punti di riferimento.
Con uno stile asciutto e rigoroso Fenoglio intreccia, in una fitta trama di colpi di scena, i motivi della ricerca personale con la rievocazione della Resistenza, dando vita a un romanzo che costituisce, nell’ambito della sua produzione, il punto d’incontro più maturo tra ricerca linguistica ed esperienza autobiografica.
(Ed. Einaudi Scuola)

Cronologia opere e bibliografia di Beppe Fenoglio

Da questo romanzo il film Una questione privata per la regia di Paolo e Vittorio Taviani (2017)