Quattro etti d’amore, grazie – Chiara Gamberale

Incipit Quattro etti d'amore, grazie – Chiara Gamberale

Incipit Quattro etti d’amore, grazie


Un litro di latte parzialmente scremato.
Uno intero.
Mezzo chilo di penne rigate.
Un barattolo di fiducia.
Due di marmellata alle ciliegie.
Un chilo di patate, uno di illusioni.
Un arrosto d’infanzia e uno di tacchino: da surgelare.
Due bustine di pietà, due di lievito, una serata diversa da tutte, un cespo di abitudini, uno di lattuga, il posto fisso, un tubetto di dentifricio ultrasbiancante, la sigaretta dopo il caffè, una telefonata lunga, il perché, sei rotoli di carta igienica, il weekend al mare, il telegiornale delle otto, una risata scema, qualche mandarino, la verità, però anche no, un flacone di ammorbidente, una confezione di preservativi, una di pannolini, lo yoga, tre pacchi di biscotti panna e cioccolato, un’offerta speciale, il prezzemolo.
Serve davvero tutta questa roba, alla gente che passa di qui?
Gli serve, certo: ma tanto non gli basta.
E allora a che gli serve se non gli basta?
Boh.
Ecco, lo sapevo, ci risiamo.
Provo a essere gentile.
«Signora, scusi: doveva pesare le zucchine al reparto frutta e verdura.»
Sempre così.
Si dimenticano di pesare le cose al momento giusto, quando le prendono, e credono che arrivati a un certo punto, come per magia, ci pensi qualcun altro. Ma il prezzo mica arriva così, mica è una rivelazione, mica è
l’oroscopo: tu scegli una cosa e quella cosa ce l’ha.
No?

Incipit tratto da:
Titolo: Quattro etti d’amore, grazie
Autrice: Chiara Gamberale
Casa editrice: Mondadori
Qui è possibile leggere le prime pagine di Quattro etti d’amore, grazie

Quattro etti d'amore, grazie – Chiara Gamberale

Quarta di copertina / Trama

Quasi ogni giorno Erica e Tea s’incrociano tra gli scaffali di un supermercato.
Erica ha un posto in banca, un marito devoto, una madre stralunata, un gruppo di ex compagni di classe su facebook, due figli.
Tea è la protagonista della serie tv di culto “Testa o Cuore”, ha un passato complesso, un marito fascinoso e manipolatore.
Erica fa la spesa di una madre di famiglia, Tea non va oltre gli yogurt light. Erica osserva il carrello di Tea e sogna: sogna la libertà di una donna bambina, senza responsabilità, la leggerezza di un corpo fantastico, la passione di un amore proibito. Certo non immaginerebbe mai di essere un mito per il suo mito, un ideale per il suo ideale.
Invece per Tea lo è: di Erica non conosce nemmeno il nome e l’ha ribattezzata “signora Cunningham”.
Nelle sue abitudini coglie la promessa di una pace che a lei pare negata, è convinta sia un punto di riferimento per se stessa e per gli altri, proprio come la madre impeccabile di “Happy Days”.
Le due donne, in un continuo gioco di equivoci e di proiezioni, si spiano la spesa, si contemplano a vicenda: ma l’appello all’esistenza dell’altra diventa soprattutto l’occasione per guardare in faccia le proprie scelte e non confonderle con il destino. Che comunque irrompe, strisciante prima, deflagrante poi, nelle case di entrambe.
Sotto la lente divertita e sensibile della scrittura di Chiara Gamberale, sempre capace di rivelare dettagli decisivi, ecco così le lusinghe del tradimento e del sottile ma fondamentale confine tra fuga e ricerca.
Accanto a Erica e Tea, infatti, i loro uomini: i due mariti, un ex compagno di classe romantico e cinefilo, uno struggente personal trainer, un attore omosessuale in incognito, un fratello ricoverato in una clinica senza nome.
Tutti in fuga o forse alla ricerca, proprio come Erica e Tea. Tutti convinti che la soluzione sia comunque altrove. Sullo schermo della tv, di un cinema, sul palco di un teatro, su un social network, in un’isola esotica, negli psicofarmaci, in un’altra ricetta, un’altra camera da letto.
Perché vera protagonista di questo romanzo è l’insoddisfazione personale, e le possibilità che l’amore ha e non ha per metterla a tacere, o quantomeno contenerla.
(Ed. Mondadori; Scrittori Italiani e Stranieri)

Cronologia opere, libri, biografia di Chiara Gamberale su Incipitmania

Una vita sottile – Chiara Gamberale

Incipit Una vita sottile – Chiara Gamberale

Incipit Una vita sottile

Le sigarette fumate da soli durano un’eternità e hanno uno strano sapore, ma dovevo festeggiare in qualche modo.
Sono stata bocciata a un esame.
E sto vivendola gioia più intensa della mia vita.
Mi sento Chiara più che mai, non mi va di andare a dormire e non vedo l’ora che venga domani mattina per svegliarmi ancora Chiara, domani, fra un mese, sempre, qualunque cosa io dica, qualunque cosa io faccia e qualunque cosa accada. Una terribile malattia ha congelato un’adolescenza – la mia – spensierata e forse banale e forse scontata, leggera per me, che vedevo la filosofia anche nei buchi che mi ritrovavo nei maglioni.

Incipit tratto da:.
Titolo: Una vita sottile
Autrice: Chiara Gamberale
Casa editrice: Marsilio
Qui è possibile leggere le prime pagine di Una vita sottile

Una vita sottile – Chiara Gamberale

Quarta di copertina / Trama

Un’adolescente racconta la sua odissea, la sua difficoltà di esistere in un mondo – e in un corpo – che la «stringono troppo» e la lotta per riconquistare la vita che una malattia assurda le ha sottratto per troppi anni.
È la storia di un’«anima di cristallo» che desidera annullarsi e farsi aria, ma è anche la storia semplice di Cinzia, l’amica più dolce, di Pablo che vede una lacrima di candore e scopre a chi dedicare le sue poesie, di Fabiana l’attrice, di Jo finto bull-dog che partecipa puntuale agli allegri incontri tra cani e canarini. La storia di Emiliano, il primo amore che deve durare per sempre, e di un grande carnevale che Chiara vede intorno a sé ogni giorno e descrive con tono spensierato, il suo «personale piccolo Teatro dell’Assurdo». Dialoghi vivaci si alternano a riflessioni e prese di coscienza, al piacere delle piccole conquiste. Tra tensione e dolcezza, si delinea un delicato affresco esistenziale, venato da un’ombra di cui non si coglie subito la provenienza, una sofferenza inizialmente solo evocata, progressivamente tracciata e infine scoperta.
(Ed. Marsilio;Le Farfalle)

Cronologia opere, libri, biografia di Chiara Gamberale su Incipitmania

L’amore quando c’era – Chiara Gamberale

Incipit L'amore quando c’era – Chiara Gamberale

Incipit L’amore quando c’era

Oggetto: Re: un abbraccio
Amanda. Ma pensa. «Fra tute le decerebrate che mi hai portato a casa, lo sai che quella è sempre stata la mia preferita?» mi ha detto mio padre, proprio quest’estate, in ospedale. Per fortuna il tumore ha fatto prestissimo: lui non vedeva l’ora di andarsene. È stata l’unica cosa che è riuscito a fare senza dare nell’occhio. Dolcemente, direi.
Non sarebbe male per nessuno vivere ottantadue anni come li ha vissuti lui e morire così.

Incipit tratto da:
Titolo: L’amore quando c’era
Autrice: Chiara Gamberale
Casa editrice: Mondadori
Qui è possibile leggere le prime pagine di L’amore quando c’era

L'amore quando c’era – Chiara Gamberale

Quarta di copertina / Trama

Uno dei casi della vita, un momento triste, diventa l’occasione forse a lungo cercata per ricucire un filo che si era spezzato: Amanda, che ha amato perdutamente Tommaso e lo ha lasciato senza spiegazioni da dodici anni, scrive una mail di condoglianze che è anche un messaggio nella bottiglia – come stai, dove sei, chi sei diventato? E, soprattutto: l’hai trovata, tu, mio antico grande amore, la Ricetta per la Felicità?
Tommaso risponde, prima cauto, poi incapace di resistere alla voce di un passato bruciante che si fa viva e presente domanda. Tommaso è sposato, ha due splendidi bimbi e un equilibrio che pare felicità. Amanda no, lei vive sola e alla perpetua ricerca di una compiutezza senza rimpianti: quell’alchimia misteriosa che solo gli altri, accanto a noi, sembrano trovare, ma che a noi è quasi sempre preclusa. Ai suoi alunni di scuola Amanda affida un tema sulla felicità, e le risposte sono tanto semplici e autentiche da lasciarla incerta sulla soglia di se stessa.
Forse solo l’antico amore, oggi ritrovato, può offrire la chiave della gioia senza compromessi. O, invece, sono i compromessi la sola chiave della gioia possibile?
Con coraggio Amanda rivela a Tommaso la sua risposta a questa domanda che tutti, prima o poi, ci poniamo. Come una mail inattesa, come un sms che giunge nella notte, come un tema scritto da ragazzi e ritrovato per caso: così la pienezza di un amore passato ci ritorna addosso all’improvviso, quasi a tradimento, con il rischio che tutto, al confronto, impallidisca. E allora bisogna decidere se guardare avanti – dove nulla è certo, ma tutto possibile – o indietro, dove la sirena confortante di una pienezza perduta ci chiama con il suo canto…
(Ed. Mondadori; Libellule Italiane)

Cronologia opere, libri, biografia di Chiara Gamberale su Incipitmania