L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome – Alice Basso

Incipit L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome - Alice Basso

Incipit L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome

In molti amano l’odore della carta.
Alcuni ne vanno proprio pazzi. Quando comprano un libro, se lo avvicinano al naso e aspirano forte chiudendo gli occhi. Talvolta mugolano. Se entrano in una biblioteca, inspirano a pieni polmoni come fossero in alta montagna, poi estraggono un vecchio volume dal primo scaffale e ci tuffano la faccia con l’intenzione apparente di baciarlo.
L’odore della carta, in realtà, è odore di morte. E non mi riferisco agli effluvi chimici della carta dei libri nuovi, che sanno all’incirca di bistecca di soia. I libri vecchi, proprio loro, quelli dal profumo inconfondibile, in realtà odorano di cellulosa in decadimento. In pratica, di marcio. Quindi c’è gente che va matta per un puzzo di marcio e morte e nemmeno lo sa. Io invece sì, perché nel 2012 ho dovuto scrivere un testo che conteneva nozioni di arte tipografica e mi sono fatta una cultura su queste cose, e da allora lo studio di Enrico Fuschi, che è il tempio dell’odore della carta, mi fa vagamente schifo.

Incipit tratto da:
Titolo: L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome
Autrice: Alice Basso
Casa editrice: Garzanti
Qui è possibile leggere le prime pagine di L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome

L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome - Alice Basso

Cronologia opere, libri, biografia di Alice Basso su IncipitMania

Quarta di copertina / Trama

Dietro un ciuffo di capelli neri e vestiti altrettanto scuri, Vani nasconde un viso da ragazzina e una innata antipatia verso il resto del mondo. Eppure proprio la vita degli altri è il suo pane quotidiano. Perché Vani ha un dono speciale: coglie l’essenza di una persona da piccoli indizi che sembrano insignificanti e riesce a mettersi nei suoi panni, e pensare e reagire come avrebbe fatto lei. Un’empatia profonda, un intuito raffinato, uno spirito di osservazione fuori dal comune sono le sue caratteristiche. E di queste caratteristiche ha fatto il suo mestiere: Vani è una ghostwriter per un’importante casa editrice. Scrive libri per altri. L’autore le consegna la sua idea, il materiale su cui documentarsi, e lei riempie le pagine delle stesse parole che lui avrebbe utilizzato. Un lavoro svolto nell’ombra. E a Vani sta bene così. Anzi, preferisce non incontrare di persona gli scrittori per cui lavora. Fino al giorno in cui il suo editore non la obbliga a fare due chiacchiere con Riccardo, autore di successo in preda a una crisi di ispirazione. I due si capiscono al volo e tra loro nasce una sintonia inaspettata fatta di citazioni tratte da Hemingway, Fitzgerald, Steinbeck. Una sintonia che Vani non credeva possibile. Da tempo ha smesso di credere che potesse capitare anche a lei. Per questo sa di doversi proteggere, perché, dopo aver creato insieme un libro che diventa un fenomeno editoriale senza paragoni, Riccardo sembra essersi dimenticato di lei. E quando il destino mette in atto il suo piano imprevisto e fa incrociare di nuovo le loro strade, Vani scopre che le relazioni, come i libri, spesso nascondono retroscena insospettabili. Proprio ora che ha bisogno di tutta la sua concentrazione, di tutto il suo intuito. Un’autrice per cui sta lavorando è stata rapita e la polizia vuole la sua collaborazione. Perché c’è un commissario che ha riconosciuto il suo talento unico e sa che solo lei può entrare nella mente del sequestratore. Come nel più classico dei romanzi, Vani ha davanti a sé molti ostacoli. E non c’è nessuno a scrivere la storia della sua vita al posto suo: dovrà scegliere da sola ogni singola parola, gesto ed emozione. L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome è il sorprendente esordio di Alice Basso. Una voce nuova, unica, esilarante, pronta a colpirvi pagina dopo pagina. Un tributo al mondo dei libri, all’amore che non ha regole e ai misteri che solo l’intuito può risolvere. Una protagonista indimenticabile che vi dispiacerà lasciare alla fine del romanzo.
(Ed. Garzanzi)

L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome – Audiolibro - Basso

Una virtù vacillante – Yukio Mishima

Incipit Una virtù vacillante

Mi domando se mi sia lecito iniziare bruscamente con un’osservazione irriguardosa , ma devo dire che la signora Setsuko Kurakoshi, benché avesse soltanto ventott’anni, era dotata di un’innata sensualità. Cresciuta in una famiglia dell’alta borghesia in cui vigevano rigide norme di comportamento, era assolutamente aliena da ogni succedaneo della sensualità, quali uno spirito investigatore, la logica, l’ironia nella conversazione, la letteratura, e sarebbe dunque più opportuno affermare che fosse semplicemente destinata a divenire una donna docile, irreprensibile, e a fluttuare in un mare di sensualità. Fortunato l’uomo amato da una simile moglie.

Incipit tratto da:
Titolo: Una virtù vacillante
Autore: Yukio Mishima
Traduzione: Lydia Origlia
Titolo originale traslitterato: Bitoku no yoromeki
Casa editrice: Einaudi

Libri di Yukio Mishima

Copertine di Una virtù vacillante di Yukio Mishima

Quarta di copertina / Trama

Pubblicato a puntate nel 1957, Una virtù vacillante ebbe un successo tale in Giappone che «vacillare» divenne sinonimo di «cedere alla tentazione dell’adulterio». Protagonista del romanzo è la sensuale Setsuko, una giovane signora della borghesia medio-alta di Tokyo, che, intrappolata in un matrimonio di convenienza, si ribella a ogni forma di moralità e si abbandona tra le braccia di un affascinante conoscente.
Mishima analizza la giovane e bella Setsuko con la spietatezza di un entomologo, descrivendo con maestria il conflitto che la tormenta tra istinto ed etica, tra sentimento e razionalità, il misterioso e indomabile anelito a un amore travolgente, totale, eterno fino alla scoperta dell’ineluttabile verità: l’amante è simile al marito e alla gran parte degli uomini, strutturalmente incapaci di corrispondere all’assolutezza dell’amore femminile.
(Ed. Einaudi; ET)

Indice cronologico opere e bibliografia di Yukio Mishima

Gli Irresoluti – Rosa Elena Colombo

Uno stato d’animo è questione di luce, ma solo in parte.

Incipit Gli irresoluti

Uno stato d’animo è questione di luce, ma solo in parte. Un mattino può essere radioso, eppure trovare cupo l’animo di chi l’osserva. Nel contempo, un giorno di pioggia può avere un fascino splendente per chi, deliziato da una musica o da un sentimento, vi si muova con un soffio di percezione celestiale negli occhi.

Incipit tratto da:
Titolo: Gli irresoluti
Autrice: Rosa Elena Colombo
Casa editrice: Divergenze

Libri di Rosa Elena Colombo

Copertine di Gli irresoluti di Rosa Elena Colombo

Quarta di copertina / Trama

Sullo sfondo della provincia con le sue atmosfere ottuse e sature di ribellioni represse. Gli irresoluti narra di un’adolescenza in ritardo e la scoperta di una sessualità contorta tra fughe, insidie, rimpianti, e una galleria di personaggi di inconscia malizia e perversa innocenza. Un’opera d’impianto verista con la presa di un film, un mosaico di avventure estreme, tragiche, beffarde, nel quale si riflettono tratti della nostra.
(Ed. Divergenze; Le scie)

Cronologia Opere e bibliografia di Rosa Elena Colombo