Il tempo del diavolo – Glenn Cooper

Incipit Il tempo del diavolo – Glenn Cooper

Incipit Il tempo del diavolo

Villa Shibui.
Nessuno da quelle parti conosceva il significato del termine «shibui». Leggendo la targa sul cancello, quasi tutti gli abitanti di Filarete pensavano che i proprietari della villa, che erano americani, avessero fatto pasticcio con le lingue. Pochi sapevano che la moglie era italiana, ancora meno che Elena era nata in Calabria, ed erano gli unici a smentire quelle teorie.
Jesper ed Elena Andreason avevano comprato la villa tre anni prima, quando Victoria aveva due anni ed Elizabeth cinque. All’epoca, era nota come Villa del Mare, un nome scialbo che le era rimasto appiccicato addosso dal XIX secolo. I proprietari precedenti l’avevano assai trascurata, infatti era ridotta a un rudere, ma Jesper ed Elena avevano guardato oltre, riconoscendone la struttura solida, i fini dettagli d’epoca e la posizione invidiabile, su un promontorio con una spettacolare vista sul mare. Ciononostante Elena era restia a sobbarcarsi un tale, mastodontico impegno, soprattutto perché avrebbe dovuto coordinare i lavori di ristrutturazione da ottomila chilometri di distanza. Jesper però era entusiasta, come suo solito, e aveva convinto Elena che la villa sarebbe diventata un gioiello. Per assicurarsene, aveva allocato un budget pressoché infinito, assunto un famoso architetto milanese e la migliore impresa edile di Catanzaro. Il design degli interni, l’aveva affidato a Leonora, la madre di Elena, che era un’artista. Lei e il marito vivevano lì vicino, sulla costa, altro argomento a favore dell’acquisto. Anni prima, quando, con un gesto un po’ vecchio stile, Jesper aveva chiesto al padre di Elena la mano della figlia, aveva anche promesso che un giorno avrebbero comprato una casa vacanze in Calabria, in modo che i futuri suoceri avessero tutto il tempo di godersi i nipoti. E così Leonora aveva impiantato il gusto semplice e moderno di Jesper nelle radici mediterranee della casa, dando vita a un ensemble unico, al tempo stesso minimalista e solare.

Incipit tratto da:
Titolo: Il tempo del diavolo
Autore: Glenn Cooper
Traduzione: Giorgia Di Tolle
Titolo originale: The Jaws of the Final Beast
In copertina: illustrazione di Luca Tarlazzi;
foto © Henry Steadman/Arcangel Images
Art director: Giacomo Callo
Graphic designer: Davide Nasta
Casa editrice: Nord
Qui è possibile leggere le prime pagine di Il tempo del diavolo

Il tempo del diavolo - Glenn Cooper

Quarta di copertina / Trama

Possono due bambine custodire il segreto della vita?
Dalla finestra della sua nuova casa per le vacanze, Jesper Andreason guarda il mare nero lambire la costa della Calabria. La moglie e le due figlie dormono, e lui pensa a quanto gli mancheranno domani, quando dovrà rientrare negli Stati Uniti per un impegno di lavoro. Ma Jesper non arriverà mai in aeroporto. La mattina dopo, i domestici trovano la villa deserta. Non ci sono segni di effrazione e non è stato rubato niente. Nemmeno le ingenti risorse messe a disposizione dal nonno, il miliardario Mikkel Andreason, riescono ad aiutare le autorità a fare luce sul mistero. L’intera famiglia è svanita nel nulla.
Quattro anni dopo, all’improvviso, le sorelle Andreason ricompaiono in quella stessa villa. Gli ingressi non sono stati forzati, le finestre sono chiuse dall’interno e le bambine non hanno nessun ricordo di cosa sia successo. Ma non è solo questo a sconvolgere Mikkel, bensì un altro fatto, ancora più inquietante: le nipotine non sono cresciute di un giorno. Per loro, il tempo non è passato. Nel giro di poche ore, la notizia fa il giro del mondo e si scatenano le teorie più audaci. Qualcuno sostiene si tratti di un miracolo, altri che sia una maledizione, soprattutto dopo la scoperta che entrambe le bambine sono affette dalla stessa forma di leucemia. Nessuno può immaginare che la verità, forgiata nel fuoco e nel sangue, si nasconda là dove la nostra speranza più ardita incontra la nostra paura più profonda…
(Ed. Nord)

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Clean – Glenn Cooper

Incipit Clean – Glenn Cooper

Incipit Clean

Sembrava un animale che sbatteva contro le sbarre di una gabbia. La donna aveva le mani fragili e percorse da vene bluastre, strette intorno alle sponde del letto da ospedale, e cercava di piegarle con tutta la forza del suo corpo emaciato. Quel frastuono risalì il corridoio vuoto e giunse fino alla stanza delle infermiere.
«Eccola che ci riprova», disse l’infermiera più giovane.
La caposala non alzò nemmeno gli occhi dal foglio.
«È sicura che non possiamo immobilizzarla?» chiese la ragazza.
«C’è solo lei in tutto il reparto. A chi vuoi che dia fastidio?»
«A me?»

Incipit tratto da:
Titolo: Clean. Tabula Rasa
Autore: Glenn Cooper
Traduzione: Barbara Ronca
In copertina: foto ©Unsplash
Art director: Giacomo Callo
Graphic designer: Davide Nasta
Titolo originale: Clean
Casa editrice: Nord
Qui è possibile leggere le prime pagine di Clean

Clean – Glenn Cooper

Quarta di copertina / Trama

Il traguardo di una vita. Finalmente il dottor Steadman può affermare di aver curato l’incurabile: l’Alzheimer. E ora che passerà alla storia, poco importa se, per ottenere quel risultato, ha deciso di correre un rischio enorme…
Una catastrofe globale. Nel giro di pochi giorni, miliardi di persone in tutto il mondo perdono la memoria a causa di un virus sconosciuto e altamente infettivo. Senza più nessun ricordo, uomini e donne agiscono solo in base all’istinto di sopravvivenza, spinti dalla fame e dalla paura. Le città sono al collasso, non ci sono più elettricità, acqua corrente, rifornimenti di cibo. I pochi immuni dal contagio si rifugiano in casa e pregano nel miracolo. Eppure c’è chi pensa che il miracolo sia già avvenuto: senza polizia e tribunali, è in vigore un’unica legge, quella del più forte…
L’ultima speranza. Il dottor Jamie Abbott sa di poter rimediare all’errore di Steadman, fermare l’epidemia e, così, guarire la sua stessa figlia. Ma per riuscirci ha bisogno dell’aiuto di Mandy Alexander, una sua amica e collega che vive a Indianapolis. Da Boston, è un viaggio di millequattrocento chilometri attraverso un Paese allo sbando, in cui il pericolo si annida ovunque. Jamie può solo sperare che ci sia ancora qualcuno là fuori che si ricordi cosa ci rende umani. Perché quando tutte le certezze crollano e la memoria evapora, è necessario unire le forze e agire, prima che la nostra civiltà diventi una tabula rasa…

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Il sigillo del cielo – Glenn Cooper

Incipit Il sigillo del cielo – Glenn Cooper

Incipit Il sigillo del cielo

Alqosh, Iraq, 1989
La sabbia gialla era così impalpabile che bastava il minimo refolo di vento per trasportarla ovunque. La tenda del direttore degli scavi era realizzata in tela cerata e con cuciture rinforzate, eppure non riusciva a tener fuori la terra, nonostante la sua ottima fattura e l’insistente richiesta del direttore di togliersi gli scarponi e spazzolare i vestiti prima di entrare. Hiram Donovan non amava condividere la sua abitazione temporanea coi silicati. I granelli s’infilavano nel suo kit da toilette, tra le lenzuola, nella custodia per gli occhiali e nell’attrezzatura fotografica: la sabbia era il suo nemico mortale. L’unica arma davvero efficace di cui disponesse era Najib Toubi, il cameriere che, armato di scopa e paletta di plastica, combatteva contro quella piaga inanimata mattina, pomeriggio e sera.

Incipit tratto da:
Titolo: Il sigillo del cielo
Autore: Glenn Cooper
Traduzione: Barbara Ronca
Titolo originale: The Showstone
Casa editrice: Nord
Qui è possibile leggere le prime pagine di Il sigillo del cielo

Il sigillo del cielo – Glenn Cooper

Quarta di copertina / Trama

Mosul, 1095. Daniel Basidi è un uomo di fede. Eppure teme che stavolta il Signore abbia caricato un fardello troppo grande sulle sue spalle. Per anni ha cercato di mettere il suo dono al servizio degli altri. Ma quest’ultima rivelazione, terribile e sublime, non può essere condivisa con nessuno, perché è troppo pericolosa. Daniel deve portarla con sé nella tomba.
Iraq, 1989. Hiram Donovan è un uomo di scienza. Eppure, quando tocca quella pietra sepolta nella sabbia, si sente come pervadere da una corrente elettrica. E ha paura. Infrangendo la legge e i suoi stessi principi morali, Hiram sottrae l’oggetto dallo scavo e lo spedisce alla moglie, in America. Sarà l’ultima cosa che farà prima di morire.
New York, oggi. Cal Donovan è un uomo d’azione. Eppure, non appena riceve la notizia che sua madre è stata uccisa, si sente crollare la terra sotto i piedi. All’apparenza sembrerebbe un furto finito in tragedia, se non fosse che in casa non manca nulla. I presunti ladri hanno messo a soqquadro ogni stanza, senza prendere né gioielli, né quadri, né contanti. Che cosa cercassero, Cal lo scopre dopo qualche giorno, in una scatola da scarpe nascosta in fondo a un armadio. Un pacco ancora sigillato che suo padre aveva mandato dall’Iraq trent’anni prima. All’interno, c’è l’ossessione che ha tormentato avventurieri e imperatori, il segreto per cui hanno dato la vita santi e ciarlatani, la minaccia che deve restare sepolta, per il bene del mondo. E ora tocca a Cal proteggerla. A ogni costo.
(Ed. Nord)

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