La regina dei dannati – Anne Rice

Io sono il vampiro Lestat.

Incipit La regina dei dannati

Io sono il vampiro Lestat. Vi ricordate di me? Il vampiro che è diventato una superstar del rock, quello che ha scritto l’autobiografia. Quello coi capelli biondi e gli occhi di ghiaccio e il desiderio insaziabile di non essere più visibile e di raggiungere la fama. Ricordate? Volevo essere un simbolo del male in un secolo sfolgorante dove non c’era posto per il puro male quale io sono. Avevo addirittura creduto di poter fare un po’ di bene in questo modo… impersonando il diavolo su un palcoscenico dipinto.

Incipit tratto da:
Titolo: La regina dei dannati
Autrice: Anne Rice
Traduzione: Roberta Rambelli
Titolo originale: The Queen of the Damned
Casa editrice: TEA

Libri di Anne Rice

Copertine di La regina dei dannati di Anne Rice

Incipit The Queen of the Damned

I’m the Vampire Lestat. Remember me? The vampire who became a super rock star, the one who wrote the autobiography? The one with the blond hair and the blue eyes, and the insatiable desire for visibility and fame? You remember.I wanted to be a symbol of evil in a shining century that didn’t have any place for the literal evil that I am. I even figured I’d do some good in that fashion-playing the devil on the painted stage.

Incipit tratto da:
Title: The Queen of the Damned
Author: Anne Rice
Publisher: Ballantine
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Dopo seimila anni di tenebrosa immobilità, Akasha, già sovrana della valle del sacro Nilo, madre di tutti i vampiri e Regina dei Dannati, si è destata dal suo sonno, liberando le più oscure forze del male sulla Terra. Il suo disegno di dominio del mondo dei vivi e dei non-morti deve essere fermato o l’intera umanità sarà distrutta. Toccherà al vampiro Lestat, demone senza età che ammalia i mortali sotto le spogli di una rock star, contrastare i poteri che obbediscono ad Akasha. Lui ha osato sfidarla, risvegliandola da un sonno immemore e svelandone il segreto nelle sue canzoni, lui dovrà sconfiggerla, prima che sia troppo tardi.
(TEA, TEAdue)

Cronologia opere e bibliografia di Anne Rice

Da questo romanzo il film La regina dei dannati (Queen of the Damned) per la regia di Michael Rymer (2001)

Lo schiavo del tempo – Anne Rice

Questa è la storia di Azriel

Incipit Lo schiavo del tempo

Questa è la storia di Azriel, come lui me l’ha raccontata, perché mi ha chiesto di esserne testimone e di registrare le sue parole. Chiamatemi Jonathan, come ha fatto lui. Questo è il nome che ha scelto la notte in cui è apparso davanti alla mia porta spalancata e mi ha salvato la vita.
Senza dubbio, se non fosse arrivato in cerca di uno scrivano, sarei morto prima dell’alba.
Lasciate che vi dica che sono abbastanza noto nel campo della storia, dell’archeologia e della coltura sumera. E Jonathan è in effetti uno dei nomi che mi hanno dato alla nascita, ma non lo trovereste sulle copertine dei libri che i miei allievi studiano per puro dovere o perché amano i misteri dell’antica sapienza quanto me.
Azriel lo sapeva – che studioso e che professore fossi – quando è venuto a cercarmi.
Jonathan è un nome privato per me, su cui ci siamo messi d’accordo. Lo aveva scelto dalla sequenza di tre nomi che compare sui miei libri nello spazio riservato al copyright. E io ho risposto. Per lui divenne il mio nome per tutte le ore in cui mi ha raccontato la sua storia, una storia che non pubblicherei mai col mio solito nome di accademico, sapendo benissimo, come sa lui, che non verrebbe mai accettata nel novero dei miei saggi.
Dunque io sono Jonathan, lo scrivano. Racconto la storia che mi ha raccontato Azriel. A lui non importa certamente che nome uso con voi. Gli importa soltanto che qualcuno metta per iscritto quello che aveva da dire. Il Libro di Azriel fu dettato a Jonathan.

Incipit tratto da:
Titolo: Lo schiavo del tempo
Autrice: Anne Rice
Traduzione: Luisa Corbetta
Titolo originale: Servant of the Bones
Casa editrice: TEA

Libri di Anne Rice

Copertine di Lo schiavo del tempo di Anne Rice

Incipit Servant of the Bones

This is Azriel’s tale as he told it to me, as he begged me to hear witness and to record his words. Call me Jonathan as he did. That was the name he chose on the night he appeared in my open door and saved my life.
Surely if he hadn’t come to seek a scribe, I would have died before morning.
Let me explain that I am well known in the fields of history, archaeology, Sumerian scholarship. And Jonathan is indeed one of the names given me at birth, but you won’t find it on the jackets of my books, which the students study because they must, or because they love the mysteries of ancient lore as much as I do.
Azriel knew this–the scholar, the teacher I was–when he came to me.
Jonathan was a private name for me that we agreed upon together. He had plucked it from the string of three names on the copyright pages of my books. And I had answered to it. It became my name for him during all those hours as he told his tale–a tale I would never publish under my regular professional name, knowing full well, as he did, that this story would never be accepted alongside my histories.
So I am Jonathan; I am the scribe; I tell the tale as Azriel told it. It doesn’t really matter to him what name I use with you. It only mattered that one person wrote down what he had to say. The book of Azriel was dictated to Jonathan.

Incipit tratto da:
Title: Servant of the Bones
Author: Anne Rice
Publisher: Ballantine Books
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Mentre si trova bloccato in fin di vita in una baita d’alta montagna, uno studioso dell’antica civiltà sumera viene salvato dall’inattesa quanto provvidenziale visita di un misterioso, bellissimo giovane che dice di chiamarsi Azriel e di essere un demone con una lunga e struggente storia da raccontare. Azriel è lo spirito di un giovane ebreo babilonese che per amore verso il suo popolo prigioniero in Mesopotamia è caduto in un inganno ordito da sacerdoti pagani e negromanti, i quali gli hanno strappato l’anima e ne hanno fatto un angelo del male in balia del mago che di volta in volta possiede le ossa delle sue spoglie mortali. Dalla Babilonia dei mille dèi all’Asia Minore dei filosofi greci, dalla Parigi satanista di fine Ottocento alla New York di oggi, il viaggio di Azriel, attraverso i secoli, sta volgendo al termine.
(Ed.TEA: TEAdue)

Cronologia opere e bibliografia di Anne Rice

L’ora delle streghe – Anne Rice

Il dottore si svegliò in preda al terrore

Incipit L’ora delle streghe

Il dottore si svegliò in preda al terrore. Aveva sognato una volta la vecchia casa di New Orleans. Aveva visto la donna sulla sedia a dondolo. Aveva visto l’uomo dagli occhi castani.
E ancora adesso, nella stanza tranquilla stanza d’albergo di New York, riviveva lo stesso inquietante disorientamento. Aveva parlato di nuovo con l’uomo dagli occhi castani. Si, aiutala. No, è soltanto un sogno e voglio uscirne.

Incipit tratto da:
Titolo: L’ora delle streghe
Autrice: Anne Rice
Traduzione: Roberta Rambelli
Titolo originale: The Witching Hour
Casa editrice: Salani

Libri di Anne Rice

Copertine di L’ora delle streghe di Anne Rice

Incipit The Witching Hour

The doctor woke up afraid. He had been dreaming of the old house in New Orleans again. He had seen the woman in the rocker. He’d seen the man with the brown eyes.
And even now in this quiet hotel room above New York City he felt the old alarming disorientation. He’d been talking again with the brown-eyed man. Yes, help her. No, this is just a dream. I want to get out of it.

Incipit tratto da:
Title: The Witching Hour
Author: Anne Rice
Publisher: Random House
Language: English

Quarta di copertina / Trama

In First Street, nel cuore del Garden District di New Orleans, si trova una casa fatiscente, avvinghiata da un giardino tropicale degenerato; sotto il portico della casa, su una sedia a dondolo, in camicia da notte, passa le sue giornate una donna dallo sguardo vacuo, le mani incrociate in grembo, imbottita di sedativi. Solo un giovanotto, pallido ed elegante, le rivolge di tanto in tanto la parola, ma quando si cerca di avvicinarlo, il giovanotto scompare… Nella baia di San Francisco, un restauratore di case, Michael Curry, annegato nel gelido oceano, ha vissuto un’esperienza di ritorno dall’aldilà. Durante la sua breve permanenza nel regno delle ombre, ha avuto delle visioni e ha ricevuto un incarico da svolgere al suo ritorno tra i vivi. Ora si trova chiuso nella sua casa di Liberty Street, assediato da cronisti e curiosi, perennemente ubriaco, con l’angoscia di aver dimenticato l’incarico e con un dono sovrannaturale che lo esaspera… Che rapporto ci può essere tra le due storie? E tra l’uomo che Michael Curry vedeva, nella sua infanzia trascorsa a New Orleans, in un giardino di First Street e il fantomatico visitatore della donna nel portico? E tra quella donna e la ragazza, geniale neurochirurgo, che ha ripescato Michael Curry dall’oceano? Nel suo romanzo più ambizioso e visionario, Anne Rice tesse con maestria le fila di un’intricata vicenda, il cui mistero ci porta a un suggestivo e appassionante viaggio a ritroso nel tempo, dalla Scozia del diciassettesimo secolo fino a una sconvolgente notte di Natale dei giorni nostri. Le entità misteriose del mondo degli spiriti evocate in queste pagine lasciano nel nostro immaginario impressioni profonde, insieme a una nuova percezione del mondo, della morte e della vita, del bene e del male.

Cronologia opere e bibliografia di Anne Rice