Un’estate – Claire Keegan

Incipit Un'estate - Claire Keegan

Incipit Un’estate

Una domenica mattina presto, dopo la prima messa a Clonegal, invece di portarmi a casa, mio padre si inoltra per la contea di Wexford e guida in direzione della costa: è da lí che viene la famiglia di mia madre. È una giornata caldissima, soleggiata,
con chiazze d’ombra e improvvisi sprazzi di luce verdognola lungo la strada. Attraversiamo il paese di Shillelagh, dove mio padre ha perso la nostra Shorthorn rossa a carte, e a Carnew passiamo davanti al mercato dove il tizio che aveva vinto era andato immediatamente a vendere la vitella. Mio padre butta il cappello sul sedile accanto a lui e si mette a fumare. Io mi sciolgo le trecce e mi sdraio sul sedile posteriore, a guardare fuori dal lunotto. In certi punti il cielo è sgombro, azzurro. In altri è come se qualcuno ci avesse disegnato le nuvole col gesso, ma perlopiú è un miscuglio furibondo di cielo e alberi tutto scarabocchiato dai cavi dell’alta tensione, dove sfrecciano, di tanto in tanto, piccoli stormi di uccelli bruni che un attimo dopo spariscono.

Incipit tratto da:
Titolo: Un’estate
Autrice: Claire Keegan
Traduzione: Monica Pareschi
Titolo originale: Foster
Casa editrice: Einaudi
Qui è possibile leggere le prime pagine di Un’estate

Un'estate - Claire Keegan

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First Lines Foster

Early on a Sunday, after first Mass in Clonegal, my father, instead of taking me home, drives deep into Wexford toward the coast, where my mother’s people came from. It is a hot August day, bright, with patches of shade and greenish sudden light along the road. We pass through the village of Shillelagh, where my father lost our red shorthorn in a game of forty-five, and on past the mart in Carnew, where the man who won her sold her not long afterward. My father throws his hat on the passenger seat, winds down the window, and smokes. I shake the plaits out of my hair and lie flat on the back seat, looking up through the rear window. In place there’s a bare, blue sky. In place the blue is chalked over with clouds, but mostly it is a heady mixture of sky and trees scratched over ESB wires across which, every now and the, small, brownish flocks of vanishing birds race.

Title: Foster
Author: Claire Keegan
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Una fattoria nella campagna irlandese, una bambina silenziosa, un padre e una madre non suoi. Claire Keegan tratteggia un lessico sentimentale dell’accoglienza e dell’amore genitoriale, in un racconto di sommessa e struggente bellezza.
(Einaudi; Stile Libero Big)

Da questo romanzo il film The Quiet Girl per la regia di Colm Bairéad (2022)

Lucy davanti al mare – Elizabeth Strout

Incipit Lucy davanti al mare - Elizabeth Strout

Incipit Lucy davanti al mare

Anch’io, come molti altri, non l’ho vista arrivare.
William però è uno scienziato, e lui sí che l’ha vista arrivare; l’ha vista prima di me, è questo che intendo.
William è il mio primo marito; siamo stati sposati per vent’anni e divorziati per altrettanti. Siamo rimasti in buoni rapporti, di tanto in tanto ci vedevamo; stavamo tutti e due a New York, dove eravamo venuti a vivere appena sposati. Ma dato che mio marito (il secondo) era morto, e sua moglie (la terza) lo aveva lasciato, nell’ultimo anno l’avevo visto di piú.
Piú o meno quando la terza moglie lo stava lasciando, William ha scoperto di avere una sorellastra nel Maine; l’ha scoperto su un sito di ricerca genealogica. Aveva sempre creduto di essere figlio unico, perciò è stata una sorpresa pazzesca per lui, e mi ha chiesto di andare due giorni insieme su nel Maine a cercarla, e cosí abbiamo fatto, ma lei… si chiama Lois Bubar… Beh, io l’ho incontrata, ma William lei non ha voluto incontrarlo. C’è dell’altro: durante quel viaggio nel Maine abbiamo scoperto delle cose su sua madre che hanno lasciato William molto disorientato. Hanno disorientato anche me.

Incipit tratto da:
Titolo: Lucy davanti al mare
Autrice: Elizabeth Strout
Traduzione: Susanna Basso
Titolo originale: Lucy by the Sea
Casa editrice: Einaudi
Lucy davanti al mare - Elizabeth Strout

Incipit Lucy by the Sea

Like many others, I did not see it coming.
But William is a scientist, and he saw it coming; he saw it sooner than I did, is what I mean.
William is my first husband; we were married for twenty years and we have been divorced for about that long as well. We are friendly, I would see him intermittently; we both were living in New York City, where we came when we first married. But because my (second) husband had died and his (third) wife had left him, I had seen him more this past year.
About the time his third wife left him, William found out that he had a half-sister in Maine; he found it out on an ancestry website. He had always thought he was an only child, so this was a tremendous surprise for him, and he asked me to go up to Maine for two days with him to find her, and we did, but the woman—her name is Lois Bubar— Well, I met her but she did not want to meet William, and this made him feel very terrible. Also, on that trip to Maine we found out things about William’s mother that absolutely dismayed him. They dismayed me as well.

Title: Lucy by the Sea
Author: Elizabeth Strout
Language: English

Quarta di copertina / Trama

La scrittrice Lucy Barton non ha mai cancellato un tour promozionale in vita sua. Eppure, quasi senza saperne la ragione, quel tour in Europa, previsto per i primi mesi del 2020, l’ha disdetto. «Meno male che non sei andata in Italia, – le diranno poi, – là c’è il virus». È William, lo scienziato William, il primo marito di Lucy, da poco reduce dal fallimento del suo terzo matrimonio e dal rifiuto di una sorellastra che non lo vuole incontrare, a passare all’azione per primo: Lucy ha poche ore per preparare un bagaglio essenziale, chiudere casa e partire con lui alla volta di una casetta in affitto sulle coste del Maine. Anche le loro figlie, Chrissy e Becka, e i rispettivi mariti dovranno raggiungere luoghi piú protetti. L’imperativo per tutti, nei piani di William, è lasciare la città, con il suo brulicare di vita e pericoli, e mettersi al riparo. Pur incredula e sgomenta, Lucy accetta di seguire l’ex marito a Crosby, Maine. Per loro inizia cosí la routine interminabile di una quotidianità dilatata nella ripetizione di piccoli gesti sempre uguali a se stessi che la pandemia ha caricato di senso; una routine ammanettata all’assenza di vita – «Certe volte dovevo uscire di casa al buio e andare giú fino al mare, imprecando ad alta voce» – eppure preziosa perché garanzia della prosecuzione. E poi un inedito senso di solitudine e isolamento. La nostalgia. La preoccupazione per i cari distanti. L’amarezza di certi allontanamenti. La rabbia e la noia. La grande paura, individuale e collettiva: quella che fa avvicinare una furente abitante del luogo all’automobile con la targa della metropoli, urlando a una Lucy Barton sconvolta: «Maledetti newyorkesi! Via da casa nostra!» E poi l’ottusità, che la paura sempre porta con sé, in seno all’inconsapevole privilegio di chi la prigione può permettersi di scegliersela. Ma ci sono anche gli istanti di consolazione: una natura anch’essa ripetitiva, come le onde del mare che Lucy contempla, ma proprio per questo rassicurante; una chiacchierata dietro la mascherina, un abbraccio proibito e insperato con una figlia lontana, un incontro dal passato, e un percorso rovesciato di separazione in casa per due vecchi coniugi e amici e amanti chiamati a saggiare la trama della loro comune tela nel modo piú brutale. Lo stesso di cui tutti noi ancora portiamo le cicatrici.
(Einaudi; Supercoralli)

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Orgoglio e pregiudizio – Jane Austen

Incipit Orgoglio e pregiudizio - Jane Austen

Incipit Orgoglio e pregiudizio

È un fatto universalmente noto che uno scapolo provvisto di un cospicuo patrimonio non possa fare a meno di prendere moglie.
Per poco che si conoscano i sentimenti o le intenzioni di un uomo ricco e senza moglie al momento del suo primo apparire in un certo luogo, questo fatto è cosí radicato nella mente delle famiglie del vicinato, che egli viene considerato legittima proprietà dell’una o dell’altra delle loro figliuole.
-Caro Bennet, – gli disse un giorno la moglie, – hai sentito che Netherfield Park è stato finalmente affittato?
Mr Bennet rispose di no.
-Ma cosí è, – ella replicò; – perché Mrs Long è stata qui poco fa e mi ha detto tutto.
Mr Bennet non rispose.
-Non hai voglia di sapere chi lo ha preso in affitto? – esclamò la moglie spazientita.
-Se non puoi proprio fare a meno di dirmelo, non ho niente in contrario a sentirlo.
L’invito era piú che sufficiente.
-Dunque, caro, Mrs Long dice che Netherfield è stato preso in affitto da un giovanotto molto ricco dell’Inghilterra del Nord; che è venuto lunedí in un tiro a quattro a vedere il posto e gli è tanto piaciuto che si è subito messo d’accordo con Mr Morris; che ne prenderà possesso prima di san Michele e una parte della servitú entrerà in casa alla fine della settimana prossima.
-Come si chiama?
-Bingley.

Incipit tratto da:
Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Autrice: Jane Austen
Traduzione: Fernanda Pivano
Titolo originale: Pride and Prejudice
Casa editrice: Einaudi
Qui è possibile leggere le prime pagine di Orgoglio e Pregiudizio

Orgoglio e pregiudizio - Jane Austen

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Incipit Pride and Prejudice

It is a truth universally acknowledged, that a single man in possession of a good fortune, must be in want of a wife.
However little known the feelings or views of such a man may be on his first entering a neighbourhood, this truth is so well fixed in the minds of the surrounding families, that he is considered as the rightful property of some one or other of their daughters.
“My dear Mr. Bennet,” said his lady to him one day, “have you heard that Netherfield Park is let at last?”
Mr. Bennet replied that he had not.
“But it is,” returned she; “for Mrs. Long has just been here, and she told me all about it.”
Mr. Bennet made no answer.
“Do not you want to know who has taken it?” cried his wife impatiently.
“You want to tell me, and I have no objection to hearing it.”
This was invitation enough.
“Why, my dear, you must know, Mrs. Long says that Netherfield is taken by a young man of large fortune from the north of England; that he came down on Monday in a chaise and four to see the place, and was so much delighted with it that he agreed with Mr. Morris immediately; that he is to take possession before Michaelmas, and some of his servants are to be in the house by the end of next week.”
“What is his name?”
“Bingley.”

Title: Pride and Prejudice
Author: Jane Austen
Language: English
Orgoglio e pregiudizio - Audiolibro - Jane Austen

Quarta di copertina / Trama

Longbourn, Hertfordshire, fine Settecento. La signora Bennett è in cerca di un buon matrimonio per le sue cinque figlie. La maggiore, Jane, bella e sensibile, si innamora del gentile (e ricco) Bingley, che la ricambia, ma che poi all’improvviso torna a Londra troncando ogni rapporto. La secondogenita, Elizabeth, intelligente e spiritosa, pensa che forse nella rottura c’entri il misterioso Fitzwilliam Darcy, un aristocratico burbero ma affascinante, amico di Bingley, il cui arrivo ha sconvolto la società locale mandando tutti in fibrillazione. D’altronde l’unica a non lasciarsi ammaliare da lui sembra essere proprio Elizabeth, che non vuole passare la vita tra un ballo, un tè e pettegolezzi insignificanti. Lei sogna l’amore… Capolavoro di Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio è uno dei romanzi più letti e imitati di sempre, irresistibile ritratto della società inglese all’alba del Romanticismo, dove l’ironia e la raffinata critica sociale si mescolano a una storia d’amore indimenticabile.
(Rizzoli)