Incipit Corpi minori
Qui è possibile leggere le prime pagine di Corpi minoriAll’inizio si è trattato di una piccola voce.
Incipit tratto da:
Una delle centinaia di migliaia di piccole voci mai invitate che giungono comunque a farci visita ogni giorno: sensazioni, frammenti, traiettorie preverbali che solcano d’abitudine il campo della mente, e ci spostano da dove siamo o pensavamo di essere. Dal mattino alla sera, in entrata oppure in uscita – solo che quella è rimasta, e si è presa tutto.
Dicembre 2013, tardo pomeriggio, la parabola di un respiro.
Inspiro, ti amo?
Espiro, non ti amo più.
Nel bel mezzo della festa incombente, tanti auguri, buon anno: Milano, Natale alle porte. Il centro, via Torino, le insegne e le luci, i passi sovreccitati per gli ultimi regali ancora da recuperare, colli svolazzanti di pelliccia sintetica in sincro col ritmo dell’andatura, labbra screpolate, piumini. E poi: mani che stringono telefoni, minuscole nuvole d’alito in aria – decisamente meno freddo di quel che ci si potrebbe aspettare, dato il periodo –, risate.
Vado a lavorare, ho lezione tra meno di un’ora nella scuola di danza in viale Campania, fingere di saperlo fare, nessuna voglia ma non è importante. Bisogna, si deve: l’unico stipendio che abbiamo. Da quanto? Tre mesi o forse già quattro, non è importante. Innumerevoli le volte in cui il proposito è stato amorevolmente rinnovato in silenzio: a te, a noi, ci penso io. Controllo di avere tutto e lo saluto, l’orologio affisso all’edificio di fronte alla fermata del tram mi informa che come al solito sono in ritardo.
Ci vediamo a casa, che ti va per cena? Un bel sorriso, sfoderalo ora, tranquillizzante. Sentirsi rispondere: quello che vuoi.
Sorrido e mi si svuota il cuore, ma non dico nulla. La voce che sussurra di nuovo, ancora: è finita, basta menzogne. Dai ventricoli rattrappiti del muscolo cardiaco la paura scorre ovunque nel corpo, trasportata dal sistema arterioso – quanto dura la vita collassata allo zero assoluto?
(Prologo)
Titolo: Corpi minori
Autore: Jonathan Bazzi
In Sovraccoperta: Artwork © MP5
Casa editrice: Mondadori
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Quarta di copertina / Trama
I corpi minori sono corpi celesti di dimensioni ridotte: asteroidi, meteore, comete, ma in questo romanzo “minori” sono tutti i corpi osservati sotto la lente del desiderio. Desiderio che fa gravitare i personaggi attorno ai sogni e alle ambizioni di una vita, o solo di una stagione. Come accade al protagonista, che all’inizio della storia ha vent’anni, più di un talento ma poca perseveranza. Di una cosa però è sicuro, vuole andarsene da Rozzano, percorrere in senso inverso i tre chilometri e mezzo di via dei Missaglia, lasciarsi alle spalle l’insignificanza e la marginalità e appartenere per sempre alla città, dove spera di trovare anche l’amore, che sin dall’adolescenza insegue senza fortuna, invaghendosi di ragazzi tanto belli quanto sfuggenti.
In una Milano ibrida e violenta, grottesca e straripante – che sembra tradire le promesse di quiete e liberazione immaginate da lontano -, il protagonista dovrà fare i conti con le derive del desiderio, provando a capire quale sia il suo posto nell’ordine geografico ed emotivo di questi anni irradiati di cortocircuiti tra reale e virtuale, tra immagine ed esperienza incarnata.
Quando inizia una relazione con un ragazzo più giovane di lui e bellissimo, si sente finalmente dentro il cono di luce dorata della felicità: ama, ed è corrisposto. Eppure non basta trovarsi nel luogo che si è sempre sognato, non basta l’amore. Si è inchiodati a se stessi, in carne e ossessioni: per riuscire a occupare il proprio posto nel mondo non si può ignorarlo.
Partendo da una attitudine rigorosa, analitica, fenomenologica nei confronti del reale, Bazzi trova sintesi espressive illuminanti e restituisce tutta la potenzialità estetica latente in ogni nostro gesto e manifestazione, disegnando un percorso di formazione ricchissimo e ultracontemporaneo.
(Ed. Mondadori)