E l’eco rispose – Khaled Hosseini

Incipit E l'eco rispose - Khaled Hosseini

Incipit E l’eco rispose

Allora, se volete una storia ve la racconto. Ma una sola.
Non chiedetemene poi un’altra, né tu né lui. È tardi e poi, Pari, noi due abbiamo davanti una lunga giornata di viaggio. Bisogna che tu faccia un buon sonno. E anche tu, Abdullah. Conto su di te, figliolo, mentre tua sorella e io siamo via. Anche tua madre fa affidamento su di te. Una storia sola, dunque. Ascoltate, voi due, ascoltate bene e non interrompete.

Incipit tratto da:
Titolo: E l’eco rispose
Autore: Khaled Hosseini
Traduzione: Isabella Vaj
Titolo originale: And the Mountains Echoed
Casa editrice: Piemme
Qui è possibile leggere le prime pagine di E l’eco rispose

E l'eco rispose - Khaled Hosseini

Incipit And the Mountains Echoed

So, then. You want a story and I will tell you one. But just the one. Don’t either of you ask me for more. It’s late, and we have a long day of travel ahead of us, Pari, you and I. You will need your sleep tonight. And you too, Abdullah. I am counting on you, boy, while your sister and I are away. So is your mother. Now. One story, then. Listen, both of you, listen well. And don’t interrupt.

Incipit tratto da:
Title: And the Mountains Echoed
Author: Khaled Hosseini
Publisher: Penguin
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Sulla strada che dal piccolo villaggio di Shadbagh porta a Kabul, viaggiano un padre e due bambini. Sono a piedi e il loro unico mezzo di trasporto è un carretto rosso, su cui Sabur, il padre, ha caricato la figlia di tre anni, Pari. Sabur ha cercato in molti modi di rimandare a casa il figlio, Abdullah, senza riuscirci. Il legame tra i due fratelli è troppo forte perché il ragazzino si lasci scoraggiare. Ha deciso che li accompagnerà a Kabul e niente potrà fargli cambiare idea, anche perché c’è qualcosa che lo turba in quel viaggio, qualcosa di non detto e di vagamente minaccioso di cui non sa darsi ragione. Ciò che avviene al loro arrivo è una lacerazione che segnerà le loro vite per sempre. Attraverso generazioni e continenti, in un percorso che ci porta da Kabul a Parigi, da San Francisco all’isola greca di Tinos, Khaled Hosseini esplora con grande profondità i molti modi in cui le persone amano, si feriscono, si tradiscono e si sacrificano l’una per l’altra. Seguendo i suoi personaggi e le ramificazioni delle loro vite e delle loro scelte, la storia si snoda in un quadro sempre più ampio e carico di emozioni da cui il lettore resta totalmente catturato. Un grande romanzo che si inserisce perfettamente nel solco già tracciato dai suoi romanzi precedenti, Il cacciatore di aquiloni e Mille splendidi soli.
(Ed. Piemme)

Cronologia opere, libri, biografia di Khaled Hosseini su Incipitmania

Il cacciatore di aquiloni – Khaled Hosseini

Incipit Il cacciatore di aquiloni – Khaled Hosseini

Incipit Il cacciatore di aquiloni

Sono diventato la persona che sono all’età di dodici anni, in una gelida giornata invernale del 1975. Ricordo il momento preciso: ero accosciato dietro un muro di argilla mezzo diroccato e sbirciavo di nascosto nel vicolo lungo il torrente ghiacciato. È stato tanto tempo fa. Ma non è vero, come dicono molti, che si può seppellire il passato. Il passato si aggrappa con i suoi artigli al presente. Sono ventisei anni che sbircio di nascosto in quel vicolo deserto. Oggi me ne rendo conto.

Incipit tratto da:
Titolo: Il cacciatore di aquiloni
Autore: Khaled Hosseini
Traduzione: Isabella Vaj
Titolo originale: The Kite Runner
Casa editrice: Piemme
Qui è possibile leggere le prime pagine di Il cacciatore di aquiloni

Il cacciatore di aquiloni – Khaled Hosseini

Cronologia opere, libri, biografia di Khaled Hosseini su Incipitmania

Incipit The Kite Runner

I became what i am today at the age of twelve, on a frigid overcast day in the winter of 1975. I remember the precise moment, crouching behind a crumbling mud wall, peeking into the alley near the frozen creek. That was a long time ago, but it’s wrong what they say about the past, I’ve learned, about how you can bury it. Because the past claws its way out. Looking back now, I realize I have been peeking into that deserted alley for the last twenty-six years.

Incipit tratto da:
Title: The Kite Runner
Author: Khaled Hosseini
Publisher:Riverhead Trade
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Si dice che il tempo guarisca ogni ferita. Ma, per Amir, il passato è una bestia dai lunghi artigli, pronta a inseguirlo e a riacciuffarlo quando meno se lo aspetta. Sono trascorsi molti anni dal giorno in cui la vita del suo amico Hassan – il ragazzo dal viso di bambola, il cacciatore di aquiloni – è cambiata per sempre in un vicolo di Kabul. Quel giorno, Amir ha commesso una colpa terribile. Così, quando una telefonata inattesa lo raggiunge nella sua casa di San Francisco, capisce di non avere scelta: deve partire, tornare a casa, per trovare il figlio di Hassan e saldare i conti con i propri errori mai espiati. Ma ad attenderlo, a Kabul, non ci sono solo i fantasmi della sua coscienza. C’è un mondo violento, assurdo e sinistro, dove le donne sono invisibili, la bellezza è fuorilegge e gli aquiloni non volano più. Trent’anni di storia afgana – dalla fine della monarchia all’invasione russa, dal regime dei Talebani fino ai giorni nostri – rivivono in questo romanzo emozionante e pieno d’atmosfera, diventato uno straordinario successo internazionale.

Da questo romanzo il film Il cacciatore di aquiloni (The Kite Runner) per la regia di Marc Forster (2007)

Mille splendidi soli – Khaled Hosseini

Incipit Mille splendidi soli – Khaled Hosseini

Incipit Mille splendidi soli

Mariam aveva cinque anni la prima volta che sentì la parola harami.
Accadde di giovedì. Doveva essere per forza un giovedì, perché ricordava di essersi sentita inquieta e pensierosa tutto il giorno, come le capitava di sentirsi soltanto di giovedì, il giorno in cui Jalil veniva a trovarla alla kolba. Per far passare il tempo sino al momento del suo arrivo, quando finalmente l’avrebbe visto salutare con la mano mentre attraversava la radura con l’erba alta sino al ginocchio, Mariam era salita su una sedia e aveva tirato giù il servizio da tè cinese della madre, Nana. Il servizio da tè era la sola reliquia che Nana conservasse della propria madre, morta quando lei aveva due anni. Custodiva con venerazione ciascuno dei pezzi di porcellana bianca e azzurra: la teiera dal becco elegantemente ricurvo, i fringuelli e i crisantemi dipinti a mano, sulla zuccheriera il drago che doveva allontanare il malocchio.
Fu quest’ultimo pezzo che scivolò dalle dita di Mariam andando in frantumi sulle assi di legno del pavimento della kolba.

Incipit tratto da:
Titolo: Mille splendidi soli
Autore: Khaled Hosseini
Traduzione: Isabella Vaj
Titolo originale: A Thousand Splendid Suns
Casa editrice: Piemme

Cronologia opere, libri, biografia di Khaled Hosseini su Incipitmania

Mille splendidi soli - Khaled Hosseini

Incipit A Thousand Splendid Suns

Mariam was five years old the first time she heard the word harami.
It happened on a Thursday. It must have, because Mariam remembered that she had been restless and preoccupied that day, the way she was only on Thursdays, the day when Jalil visited her at the kolba. To pass the time until the moment that she would see him at last, crossing the knee-high grass in the clearing and waving, Mariam had climbed a chair and taken down her mother’s Chinese tea set. The tea set was the sole relic that Mariam’s mother, Nana, had of her own mother, who had died when Nana was two. Nana cherished each blue-and-white porcelain piece, the graceful curve of the pot’s spout, the hand-painted finches and chrysanthemums, the dragon on the sugar bowl, meant to ward off evil.
It was this last piece that slipped from Mariam’s fingers, that fell to the wooden floorboards of the kolba and shattered.

Incipit tratto da:
Title: A Thousand Splendid Suns
Author: Khaled Hosseini
Publisher: Riverhead Trade
Language: English

Quarta di copertina / Trama

A quindici anni, Mariam non è mai stata a Herat. Dalla sua kolba di legno in cima alla collina, osserva i minareti in lontananza e attende con ansia l’arrivo del giovedì, il giorno in cui il padre le fa visita e le parla di poeti e giardini meravigliosi, di razzi che atterrano sulla luna e dei film che proietta nel suo cinema. Mariam vorrebbe avere le ali per raggiungere la casa di Herat, dove il padre non la porterà mai perché lei è una harami, una bastarda, e sarebbe un’umiliazione per le sue tre mogli e i dieci figli legittimi ospitarla sotto lo stesso tetto. Vorrebbe anche andare a scuola, ma sarebbe inutile, le dice sua madre, come lucidare una sputacchiera. L’unica cosa che deve imparare è la sopportazione.Laila è nata a Kabul la notte della rivoluzione, nell’aprile del 1978. Aveva solo due anni quando i suoi fratelli si sono arruolati nella jihad. Per questo, il giorno del funerale, le è difficile piangere. Per Laila, il vero fratello è Tariq, il bambino dei vicini, che ha perso una gamba su una mina antiuomo ma sa difenderla dai dispetti dei coetanei; il compagno di giochi che le insegna le parolacce in pashto e ogni sera le dà la buonanotte con segnali luminosi dalla finestra.Mariam e Laila non potrebbero essere più diverse, ma la guerra le farà incontrare in modo imprevedibile. Dall’intreccio di due destini, una storia indimenticabile che ripercorre la Storia di un paese in cerca di pace, dove l’amicizia e l’amore sembrano ancora l’unica salvezza.
(Ed. Piemme)

Mille splendidi soli – Audiolibro - Hosseini