Un calcio in bocca fa miracoli – Marco Presta

Incipit Un calcio in bocca fa miracoli

Sono un vecchiaccio.
Dovrei dire che sono una persona anziana, come mi hanno insegnato i miei genitori per i quali chiunque, anche un infanticida antropofago, arrivato a una certa età meritava rispetto.
La verità, però, è che sono un vecchiaccio.
Mi lavo poco, mi rado una volta alla settimana e giro per il quartiere indossando un cappotto che, dopo la mia prostata, è la cosa piú malridotta che mi porto dietro.
Negli ultimi quindici anni mi sono lasciato andare, come fanno certi calciatori quando capiscono che la partita è persa e allora smettono di giocare e cominciano a dare calcioni agli avversari. Mangio porcherie di tutti i generi, fumo molto, scorreggio in ascensore. Scaracchio per strada, ma solo quando qualcuno mi guarda.
E poi rubo le biro.

Incipit tratto da:
Titolo: Un calcio in bocca fa miracoli
Autore: Marco Presta
Casa editrice: Einaudi

Libri di Marco Presta

Un calcio in bocca fa miracoli di Marco Presta

Quarta di copertina / Trama

«Non mi rimane che utilizzare la vecchia strategia del bacherozzo: quando si avvicina un pericolo, si distende sul dorso, immobile, e si finge morto.
Nel caso mio, non devo neanche fingere troppo».

«Io non ho più interesse per niente e nessuno, rubo penne, passeggio per strade degradate, sbavo per una portinaia e basta, basta così», dice di sé il narratore di questa storia, un vecchiaccio sgradevole e scorretto, burbero, perfido. Irresistibile.
E se la portinaia di cui si è invaghito – una donna sulla sessantina, attraente, sciabile, che mentre pulisce i vetri del portone muove quell’architettura meravigliosa che si ritrova sul petto – accetta la corte di un barista con i denti rifatti; se la sua ex moglie, che era «un vortice di generosità, di capricci, di ovulazioni, di piccole iniziative stupefacenti», lo guarda come se fosse il suo gommista; se con la figlia parla per lo più del tempo, tanto che il loro «sembra un dialogo tra meteorologi, più che tra consanguinei», a lui non resta che raccontare, divagando, di tutto questo. E raccontare di Armando, il suo migliore amico. La parte buona del carciofo che è lui. Una persona rara, gentile, positiva. Con un progetto folle in testa. Sì, perché se tutti vogliono lasciare qualcosa dopo la loro morte, «chi una tabaccheria avviata, chi un grande romanzo, qualcun altro una una collezione di lattine di birra», Armando vuole lasciare un amore.
Si è messo in testa che due ragazzi del quartiere che ancora non si conoscono, Chiara e Giacomo, sarebbero una coppia perfetta, e intende dare una mano al destino. Pretesa, questa, che l’intrattabile vecchiaccio reputa ridicola e tenta di osteggiare in tutti i modi. Ma dopo aver impiegato oltre settant’anni per convincere gli altri a non contare su di lui, si ritroverà coinvolto dalla fastidiosa, insistente, implacabile fiducia nella vita di Armando. E tra uno scherzo feroce e una battuta acida, contagiato dall’amicizia come da un virus, potrà scappargli anche un gesto spiazzante e diverso.
(Ed. Einaudi; I Coralli)

Cronologia opere e bibliografia di Marco Presta

Incipit Un calcio in bocca fa miracoli – Marco Presta

Marco Presta – Libri – Opere – Bibliografia

Marco Presta

Autore e conduttore radio televisivo, scrittore, sceneggiatore. Nato a Roma nel 1961

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Aggiornato Gennaio 2022