Il libro dell’amore proibito – Mario Desiati

Incipit Il libro dell amore proibito - Mario Desiati

Incipit Il libro dell’amore proibito

Se voi della giuria non ritenete le vostre passioni al di sopra di ogni divieto, vuol dire che non avete mai amato.
Non avevo l’età per simili certezze quando, il primo giorno di terza media, fui invitato dal professore di Storia e Geografia a sedermi nel primo banco assieme al pluriripetente e scapestrato Cosimo Nappi.
Da tale trascurabile azione sarebbe poi scaturita una serie di eventi conflagrati nello scandalo cittadino di tutti gli anni a seguire. Per raccontarvelo sono venuto nel luogo delle mie preghiere, laddove mi arrovello su bellezza e desiderio.

Incipit tratto da:
Titolo: Il libro dell’amore proibito
Autore: Mario Desiati
Casa editrice: Mondadori

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Il libro dell amore proibito di Mario Desiati

Quarta di copertina / Trama

«L’amore per crescere ha bisogno di muri, proprio come l’edera.» Nonna Comasia ha insegnato questo a Francesco, detto Veleno, e lui lo ricorda ogni giorno.
Timido e solitario, fino ai quattordici anni è vissuto immaginando vite eroiche e ammirando i coetanei più intraprendenti. Il suo universo quotidiano, nel paese pugliese dove vive, è quello della scuola, con regole e muri che sembrano fatti per essere invalicabili, non certo per nascondere gioie proibite.
Fino all’incontro con Donatella Telesca, professoressa di Educazione tecnica. Lei ha il doppio degli anni di Veleno, eppure veste in modo più simile a lui e ai suoi amici Mimmo e Nappi che alle altre insegnanti.
Ha la pelle candida, ma nasconde un’ombra che agisce come una calamita sui suoi giovani allievi: somiglia forse a quella che abita ogni adolescenza, presto dimenticata negli anni in cui si cresce e si impara a adeguarsi alle leggi del mondo. La Telesca siede tra i banchi, ascolta i ragazzi, li guarda come nessuno ha mai fatto prima. Nasce un’attrazione irresistibile, destinata a essere scoperta nel clamore dello scandalo.
Un’attrazione imperdonabile, interrotta con la massima violenza. Per ristabilire l’ordine ognuno deve essere rimesso nella casella che gli spetta: Nappi, Mimmo e Veleno, ragazzi plagiati da raddrizzare e “reinserire”; Donatella, la plagiatrice da punire.
Veleno scopre allora una solitudine più profonda, l’isolamento di chi supera la linea d’ombra dei sentimenti leciti, e contro la famiglia, contro la norma che gli impedisce di amare, costruisce il suo onore, il futuro, la sua legge che non umilia né separa. Veleno saprà aspettare, costruirà tutto intorno al silenzio dell’attesa, e con gli occhi rinnovati dal desiderio si accorgerà di essere circondato da amori che sono tali proprio perché proibiti – l’amore eterno di Comasia per il nonno disperso in guerra, quello impossibile tra Walter, paralizzato dopo un incidente, e la bellissima Azzurra, la carnale devozione dei paesani al culto dell’Addolorata…
Scritto per frammenti affilati e abbacinanti come gli spigoli d’ombra che si stagliano nel sole del Sud, rapsodico ed emozionante come la memoria di una stagione perduta, Il libro dell’amore proibito è un romanzo sul desiderio, sugli amori impossibili e la cieca, folle fedeltà a un sentimento che non ha barriere.
(Ed. Mondadori; Scrittori Italiani e Stranieri)

Ternitti – Mario Desiati

Incipit Ternitti – Mario Desiati

Incipit Ternitti

Gli antenati avevano trascorso la loro esistenza a cercare un angolo di terra sicuro. Chiunque può contare su un avo che l’ha trovato e ci ha costruito la sua tana. Un riparo in cui aspettare che le circostanze siano migliori, il vento sia cessato, l’aria diventi più tiepida, tuo figlio sia diventato grande e possa curarti o chiuderti le palpebre. Oppure soltanto un rifugio in cui potersi addormentare sereni.
Domenica Orlando, conosciuta da tutti come Mimì, lo imparò in fretta.
Si chiamava così perché Domenica era una santa potente, martirizzata con le fiere, costretta a vivere nei casini, torturata a morte con le lame. Era raffigurata con una spada di metallo e luce. Gli Orlando non vivevano distanti dal paese di Scorrano, che per due settimane l’anno, al principio di luglio, si consegnava al culto della sua patrona in un tripudio di luminarie, le più grandi e fastose d’Europa: frontoni, cassarmoniche, spalliere e decorazioni luminose che facevano apparire da lontano, il piccolo centro, una bolla di riverberi abbaglianti.
I genitori di Domenica raggiungevano il paese con l’ultima littorina della sera e trascorrevano lì l’intera notte ascoltando le bande che si alternavano sui baldacchini di legno verniciato. Al mattino, dopo la messa, ripartivano con il trenino diretto a Gagliano ricolmo di odori, dolciumi, mandorle zuccherate, fiori di lavanda, rami secchi d’ulivo, e con gli occhi ancora accecati dalla festa.

Incipit tratto da:
Titolo: Ternitti
Autore: Mario Desiati
Casa editrice: Mondadori
Qui è possibile leggere le prime pagine di Ternitti

Ternitti - Mario Desiati

Quarta di copertina / Trama

È il 1975. Mimì Orlando ha quindici anni quando è costretta a lasciare i suoi scogli, l’odore di salsedine, la Puglia dorata per seguire il padre nella grande fabbrica svizzera che produce lu ternitti: l’eternit, promessa di ricchezza per migliaia di emigranti, che somiglia all’impasto di una focaccia che coli caldo negli stampi per essere infornato e invece esala fumi letali, penetra nei polmoni con mille invisibili uncini e lentamente divora tutto il corpo.
Per Mimì quelli al Nord sono gli anni del vetro, del freddo che ghiaccia le cose e le persone. Ma anche quelli della passione segreta che brucia nel buio dei capannoni dove gli emigranti trovano riparo: l’amore per Ippazio, diciotto anni, tra le dita già corrose dall’amianto un fiammifero acceso nella notte per rubare uno sguardo, un istante d’amore…
Anni Novanta. Mimì è di nuovo in Puglia. Sola. Con una determinazione e un orgoglio che fanno di lei una donna eccezionale, coraggiosa e selvatica. Ha una figlia adolescente, Arianna, poco più giovane di lei. Ma accanto a loro non ci sono uomini, per Arianna non c’è un padre.
Mimì vive con feroce innocenza, affamata della giovinezza che le è stata sottratta e insieme forte del coraggio di una vita intera. Madre anticonformista e leale, compagna indomita per le sue colleghe in fabbrica e per tutti coloro che accompagna fino alla soglia dell’ultimo respiro roso dal mesotelioma da amianto, è una donna che sa parlare con le proprie inquietudini e paure ma anche – ascoltando le voci degli antenati che sempre la accompagnano – guardare al futuro senza piegarsi mai.
Ternitti in dialetto significa anche tetto, e il destino vorrà che questa parola sia il sigillo di una vita intera: proprio su un tetto, finalmente a contatto col cielo, Mimì saprà riscattare la sua gente e forse anche il suo amore.
Anche quando sembra allontanarsene, la scrittura di Mario Desiati resta profondamente radicata nelle zolle dure della sua terra d’origine, sulla cui sorte sembra condurre un discorso sotterraneo e fondamentale. Parole non levigate dal tempo danno vita a pagine piene di poesia, percorse dal filo di un canto d’amore sempre venato, però, dal ritmo martellante di una dionisiaca taranta. La vicenda di un popolo tenace, la tragedia del lavoro che nutre e uccide, la meschinità di un uomo e la fierezza di una donna: tutto si compone con la semplice necessità delle umane cose in un romanzo luminoso e maturo.
(Ed. Mondadori; Scrittori Italiani e Stranieri)

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Mario Desiati – Libri – Opere – Bibliografia

Mario Desiati

Mario Desiati

Mario Desiati. Poeta e narratore, redattore di Nuovi Argomenti. Nato a Locorotondo (BA) nel 1977. Con Spatriati ha vinto il Premio Strega nel 2022.

Libri di Mario Desiati pubblicati in Italia:

Copertine della Bibliografia di Mario Desiati

Aggiornato Aprile 2021