La verità dell’Alligatore – Massimo Carlotto

Incipit La verità dell Alligatore - Massimo Carlotto

Incipit La verità dell’Alligatore

Quando la vidi entrare, tailleur costoso e borsa rigida da professionista, capii subito che mi sarei perso parte del concerto di Cooper Terry che stava iniziando in quel momento.
  Solo il chiarore fioco irradiato dai tubi fluorescenti delle pubblicità delle varie marche di birra illuminava l’interno del locale in cui mi trovavo – il “Noisebar Banale” – uno scantinato trasformato nel club più frequentato di Padova, situato al Portello, quella zona della città un tempo gagliardo quartiere di malaffare, oggi popoloso rifugio-dormitorio per universitari fuori sede: ogni cinque portoni una pizzeria al trancio, dopo dieci una lavanderia a gettoni e ovunque cumuli di biciclette arrugginite, incatenate ai pali della segnaletica stradale.
Detesto che qualcuno mi disturbi mentre ascolto del buon blues, ma allora capitava  piuttosto di frequente. Tutti sapevano che fare il giro dei locali era l’unico modo per trovarmi: il mio nome non appariva sulla guida telefonica e nessuno conosceva il mio indirizzo.

Incipit tratto da:
Titolo: La verità dell’Alligatore
Autore: Massimo Carlotto
Casa editrice: e/o
Qui è possibile leggere le prime pagine di La verità dell’Alligatore

La verità dell'Alligatore – Massimo Carlotto

Cronologia opere, libri, biografia di Massimo Carlotto Incipitmania

Quarta di copertina / Trama

L’Alligatore è un ex cantante di Blues. Ingiustamente condannato a sette anni di carcere, gli è rimasta addosso la fragilità degli ex detenuti e l’ossessione della giustizia.
Ha messo a frutto le sue «competenze» e le sue conoscenze nella malavita divenendo un investigatore molto particolare: più a suo agio nel mondo marginale ed extra legale che tra poliziotti e magistrati, ricorre volentieri all’aiuto di strani personaggi come Max la Nemoria un latitante con la fissa della controinformazione, o il Colonnello un ex terrorista ancora irrequieto, o Luther Blisset, una bionda con un bel paio di gambe militante dell’omonimo movimento con lo scopo di «infettare i network, coinvolgere e destabilizzare l’immaginario collettivo». Soprattutto l’Alligatore si fa aiutare da Beniamino Rossini, un malavitoso milanese con il quale ha stretto una bella amicizia malgrado le differenze culturali e di temperamento. I due intuiscono presto ch e gli omicidi di due donne imputati a un povero tossico sono in realtà maturati nei corrotti ambienti di una certa borghesia di provincia…
Con La verità dell’Alligatore nasce in Italia un nuovo tipo di giallo, più vicino al noir americano per la capacità, tutta nuova nel nostro paese, di elaborare e raccontare esperienze realmente vissute nel mondo del carcere, della latitanza, dell’extralegalità.
(Ed. e/o; Dal Mondo)

La verità dell'Alligatore – Audiolibro - Massimo Carlotto

Le irregolari – Massimo Carlotto

Incipit Le Irregolari - Massimo Carlotto

Incipit Le irregolari

«Quanto costa a notte?».
«Trentacinque pesos o dollari, è la stessa cosa» rispose il portiere dell’hotel N’ontue al numero tremilatrecentoventuno di avenida Corrientes.
Il prezzo era corretto e la posizione ottima, a due passi dalla fermata Carlos Gardel del subte, una delle più antiche metropolitane del mondo.
Appoggiai il passaporto sul banco. L’uomo lo guardò con attenzione.
«È un parente della señora Estela?».
«Di chi, scusi?» domandai sorpreso.
Con la penna indicò l’altro lato della strada, oltre la porta a vetri: «Estela Carlotto, la presidente delle Abuelas, le Nonne di Plaza de Mayo, c’è la loro sede proprio dall’altro lato della strada».
Scossi la testa: «No, non la conosco» tagliai corto.
«Mi scusi» continuò l’altro, copiando i dati sul registro, «gliel’ho chiesto perché avete lo stesso cognome, siete tutti e due italiani e poi perché le Nonne, quando qualcuno le viene a visitare, si appoggiano sempre a questo hotel».
«Una pura coincidenza» precisai.

Incipit tratto da:
Titolo: Le irregolari. Buenos Aires horror tour
Autore: Massimo Carlotto
Casa editrice: E/O
Qui è possibile leggere le prime pagine di Le Irregolari

Le irregolari – Massimo Carlotto

Quarta di copertina / Trama

Un romanzo basato su fatti e personaggi assolutamente veri che racconta per la prima volta in Italia, in modo completo, documentato e rigoroso, la storia della guerra sporca della dittatura argentina, la metodologia della desaparición, i campi di concentramento clandestini, i bambini trattati come bottino di guerra, persecuzioni degli ebrei argentini: un incubo nell’incubo, la verità sul ruolo della chiesa cattolica, le connessioni e le coperture internazionali. E racconta anche le battaglie delle nonne e delle madri di Plaza de Mayo: una storia al femminile, unica e straordinaria fatta di amore, dolore e coraggio.
(Ed. e/o; Tascabili)

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L’oscura immensità della morte – Massimo Carlotto

Incipit L'oscura immensità della morte - Massimo Carlotto

Incipit L’oscura immensità della morte

1989 — una città del Nordest.
L’imputato aveva il labbro spaccato, gli occhi pesti, il naso rotto e gonfio con due tamponi emostatici che spuntavano dalle narici e lo costringevano a respirare con la bocca. I due agenti della polizia penitenziaria che lo sorreggevano dovettero aiutarlo a sedersi. Era conciato male. Il giudice, seccato, guardò l’avvocato per cercare di capire se avrebbe tentato di rinviare l’interrogatorio. L’altro lo rassicurò alzando le spalle. Il suo cliente aveva ben altri problemi a cui pensare. Il giudice, sollevato, dettò al cancelliere le generalità dei presenti e chiese all’imputato se intendeva sottoporsi all’interrogatorio.

Incipit tratto da:
Titolo: L’oscura immensità della morte
Autore: Massimo Carlotto
Casa editrice: E/O
Qui è possibile leggere le prime pagine di L’oscura immensità della morte

L'oscura immensità della morte - Massimo Carlotto

Quarta di copertina / Trama

Nel corso di una rapina, un malvivente prende in ostaggio una donna e il figlio di otto anni e li uccide. L’uomo viene condannato all’ergastolo. Ma per Silvano Contin, al quale hanno ammazzato moglie e figlio, la sentenza non basta. Quel giorno ha perso tutto e si ritrova prigioniero della solitudine e della memoria.
Quindici anni dopo l’omicida, colpito da un tumore inguaribile, chiede la grazia e quindi necessariamente il perdono di Contin.
La risposta di quest’uomo, devastato dal dolore e avvolto dall’oscura immensità della morte, è il cuore di questo romanzo. Due sofferenze a confronto, quella della vittima e quella dell’ergastolano: chi sta scontando la pena più dura?. Due protagonisti si affrontano, il colpevole e l’offeso: chi è il peggiore? Dove si annida il male? Due tragedie si fondono, alimentate dall’incapacità dello stato a dare risposte certe alle vittime e ai “cittadini detenuti” rinchiusi in affollati istituti di pena.
Il ritmo dell’azione è serrato e travolgente, i dialoghi sono crudi e le riflessioni scarne ma essenziali. La visione del mondo può sembrare spietata, ma è semplicemente onesta e coraggiosa, ed esprime con vigore il lato tragico dell’esistenza.
Per Laurent Lombard, uno dei maggiori esperti di letteratura noir italiana, “si conferma il talento di Massimo Carlotto: una scrittura incalzante e incisiva, il contrasto dei sentimenti, il tono cinico che annienta le certezze morali e l’ipocrisia dominante dell’Italia contemporanea. Con questo romanzo l’autore ribadisce la sua posizione inedita nel panorama attuale del noir”.
(Ed. e/o; Noir dal Mondo)

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